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            La storia ha inizio
  nell’anno 1718. Scampato miracolosamente alla guerra in Spagna, Felipe Llera sta per sbarcare in America, dove conta di
  ricostruirsi una vita e di mantenere una promessa. Il destino gli riserva ben
  altro: prima ancora di sbarcare, Felipe fa conoscenza con i pirati del Nuovo
  Mondo ed incomincia un viaggio all’inferno. Arrembaggi ed impiccagioni,
  duelli e fughe, efferate violenze ed imprese eroiche si succedono, mentre
  Felipe impara a conoscere nuovi aspetti di sé (nonché gli usi sessuali dei
  pirati). Il destino sembra prendersi gioco di lui, ma gli fa anche conoscere
  l’amore e, dopo l’inferno, per un breve periodo Felipe trova il paradiso. Il
  nostro eroe è legato da una promessa e non può decidere liberamente della
  propria vita: per tener fede all’impegno, Felipe rinuncia all’amore.
  Dimenticare non è però facile e ad aspettare Felipe ci sono nuovi pericoli
  mortali. E non solo pericoli… 
    
         A
  Felipe ho dato l’immagine di Robert Black, che ha
  gentilmente accettato di prestarsi. 
    
  Ci sono notevoli differenze tra le quattro parti del
  romanzo: le prime due sono molto violente, mentre nelle altre due c’è
  parecchio sentimento. Sesso ed avventura non mancano mai.  
             
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