Un’altra
biografia blu
Ferdinando Neri nasce nel
2324 nella base spaziale Pluto5. Crescere in un centro di esplorazione, in
cui ci sono in tutto e per tutto altri tre bambini al di sotto dei dieci
anni, non è proprio il massimo e doversi mettere tuta e respiratore per fare
due passi non è divertentissimo. L’unico vantaggio è che la mamma non ti
ossessiona, dicendoti di non allontanarti troppo e di fare attenzione quando
attraversi la strada: tanto di auto non ce ne sono e quando “esci” nello
spazio sei attaccato con una specie di cordone ombelicale alla stazione. Il
sogno di ogni mamma e l’incubo di ogni ragazzo. Di tagliare da scuola non si
parla neanche, perché tanto alle videolezioni
assisti direttamente nella tua “casa” (sezione C, locale 13). A svagare un po’ il
giovane Ferdinando, quando cresce, contribuisce il personale della base,
soprattutto quello maschile, che oltre ad insegnargli le tecniche di
sopravvivenza nello spazio, lo istruisce su altre, più antiche (e, se è
permesso dirlo, molto più interessanti) tecniche ed attività. Le lezioni, che Ferdinando
segue con grande partecipazione, lo spingono a desiderare di conoscere altre
realtà: il percorso della conoscenza deve essere continuo, non può mai
arrestarsi. Così, dopo aver esplorato due terzi del personale della base
(l’altro terzo è costituito da donne e dai pochi bambini), Ferdinando decide
di partire per conoscere altre basi spaziali, dove la sua attività di ricerca
lo rende molto popolare. Durante la sua permanenza
su Saturno 22, quando ormai ha quasi trent’anni terrestri, Ferdinando si
interessa agli esperimenti sul tempo: alcuni scienziati hanno scoperto come
creare falle temporali, attraverso cui è possibile raggiungere il passato o
il futuro. Gli studiosi lavorano a un vasto progetto, estremamente delicato e
complesso, per evitare la grande catastrofe che distrusse la Terra alla fine
del XXI secolo. Ferdinando partecipa al progetto e viene inviato in epoche
storiche diverse, in modo che gli studiosi possano valutare l’impatto di
queste incursioni nel passato. Ferdinando si appassiona agli usi della vecchia Terra, dimostrandosi anche qui un esploratore volenteroso ed instancabile. I suoi viaggi nel tempo lo spingono a scrivere alcuni racconti, ambientati nelle diverse epoche storiche in cui si è fermato. I suoi testi circolano in diverse basi spaziali in cui Ferdinando è noto (ben accolto quando arriva e ricordato con rimpianto quando è lontano) e vengono anche inseriti in un sito del XXI secolo. Alcune delle sue esperienze nel passato vengono rievocate in due romanzi, “I quattro re” e “Ispettore Ferraris. Punto e a capo”. |