Una biografia rossa

 

Ferdinando Neri è nato nel 1964 a Napoli da padre fiorentino e madre ungherese, rifugiatasi in Italia dopo la rivoluzione di Budapest del 1955. Dopo il divorzio dei genitori, vive con la madre e con il compagno di lei. Quando Ferdinando compie quindici anni, il patrigno gli fa scoprire i piaceri del sesso e il ragazzo, con l’entusiasmo dei neofiti, si dedica anima e (soprattutto) corpo all’esplorazione della nuova realtà che gli è stata rivelata.

Nel 1980 intraprende da solo un lungo viaggio estivo in Turchia, in cui vede pochi monumenti, ma impara a conoscere molto a fondo i turchi (che conoscono molto a fondo lui). Al liceo ha una relazione con l’insegnante di filosofia, un prestante cinquantenne che apre nuove prospettive al giovane Ferdinando e arricchisce la sua formazione extra-scolastica.

Nell’estate del 1983 va a Londra, per migliorare la conoscenza dell’inglese. Lavora prima come cameriere in un ristorante, poi come buttafuori in una discoteca e infine come spogliarellista in un club gay. Riceve molte proposte per incontri ravvicinati e decide di affiancare all’attività di spogliarellista l’esercizio della più antica professione del mondo, ovviamente ad altissimo livello. Ai genitori, stupiti del protrarsi del soggiorno londinese, racconta la verità, cioè di aver trovato lavoro a Londra, anzi: un doppio lavoro, che gli permette di guadagnare e di impossessarsi dell’inglese (e di molti inglesi).

La sua doppia attività prosegue fino al 1987, mentre il suo conto in banca cresce, ma la disoccupazione lo aspetta al varco. Sorpreso da un poliziotto in un gabinetto pubblico, durante un’attività extra-lavorativa, Ferdinando reagisce in modo originale: bacia appassionatamente il poliziotto, pare, e poi gli infila una mano nei pantaloni. L’arrivo di altri due poliziotti vanifica la brillante strategia del giovane artista, che viene espulso dal Regno Unito.

Ferdinando si trasferisce allora negli USA dove tra il 1987 ed il 1991 gira, sotto falso nome, una serie di film hard e finisce sulle più importanti riviste specializzate. Il grande successo personale ha però una conseguenza inattesa: uno sceicco degli Emirati, vedendo la sua foto in copertina, si innamora perdutamente di lui e, dopo avere invano cercato di convincerlo a seguirlo negli Emirati, lo fa rapire. I due passano un periodo molto intenso su uno yacht nel Mediterraneo, ma Ferdinando si stufa dello sceicco (poco fantasioso) e durante uno scalo in Costa Azzurra scappa con il comandante del battello (dotato di maggiore fantasia e di altre qualità più concrete). Ferdinando e il suo capitano trascorrono sette anni assieme, imbarcati su diverse navi: si tratta di un grande amore, ma secondo i più maligni a questa passione non sono estranee le dimensioni dell’arma del capitano e la sua incredibile resistenza, non inferiore all’inventiva di cui dà prova.

Si ignorano i motivi per cui nel 1999 i due si separano e Ferdinando ritorna in Italia, dove apre prima un pornoshop, poi una sauna gay. Qui conosce un virile capitano francese, che gli ispira una violenta passione e un romanzo, “I quattro re”.

La scomparsa di un cliente abituale della sauna gli fornisce uno spunto per un secondo romanzo, “Ispettore Ferraris. Punto e a capo”, edito nel 2007.

 

 

 

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