Due mummie per un ispettore:
i personaggi
Si incomincia sempre dicendo che tutto il romanzo è opera di
invenzione e che non c’è nessun riferimento a persone reali. Ebbene, NO!!! Buona parte dei personaggi di questa storia sono reali (anche
se nella loro vita sono un po’ diversi dal romanzo e soprattutto fanno altri
lavori): li potete anche trovare su MySpace.
Non ci sono le prime due vittime (non ho trovato nessuno che avesse
l’ambizione di fare il morto fin dall’inizio), ma gli altri ci sono quasi
tutti, con alcuni riferimenti alla loro realtà. Eccoli qui, prima l’editor,
poi gli altri, alla rinfusa. |
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Al primo posto la mia editor, la grande Monica. Il museo Egizio
è attualmente diretto da una donna ed anche nel romanzo è una donna a dirigerlo
ed a dover sopportare Ferraris, che è alquanto pesante (anche fisicamente ha
un discreto peso, ma quell’aspetto lo sopporta Michele, senza mai lamentarsi,
anzi…). Che immagine diamo della direttrice Monica, che non gradisce
veder apparire una sua fotografia? Scegliamo un’altra Monica, di classe, così
andiamo sul sicuro (si sa, le donne hanno un pessimo carattere, meglio non
farle arrabbiare). |
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Bruno, un amico di Ferraris. Non c’entra niente con il caso,
ma, chiacchierando con Ferraris nell’intervallo dell’Aida, al teatro
Regio, gli fa venire in mente un elemento fondamentale per sbrogliare la
matassa. |
L’illustre Viviana, impiegata al Museo Egizio, dove si aggira
sempre su vertiginosi tacchi a spillo. Le malelingue dicono che adesso è un po’
invecchiata, rispetto a questa fotografia, ma noi non ci interessiamo di
gossip. |
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Lorenzo Mantovani, giovane e brillante funzionario
ministeriale della Colombia (di origine italiana), uomo colto e grande
esperto di arte precolombiana. È in Italia per seguire una mostra in cui
verrà esposta una mummia incaica. |
Il dottor Filippo Dadotto (in arte Dado), nonostante
l’apparenza, è un esperto dell’allestimento di mostre, uno dei più quotati in
Europa, conteso dai più importanti musei. In questo caso il Museo Egizio è
riuscito a strapparlo al Louvre per la mostra sulla mummificazione. Che il
Museo Egizio abbia fatto un buon affare, è tutto da vedere… |
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Fabio Traldi, studente lavoratore, passava per caso alle tre
di notte vicino all’ingresso posteriore del Museo Egizio. Non facciamo
commenti su questi giovani nottambuli, che invece di studiare e lavorare
vanno a spasso. In questo caso fornirà un’informazione decisiva, anche se non
di facile interpretazione. |
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Il dottor Alessandro Gando, uno dei massimi esperti europei di
egittologia. Ha curato, per la parte scientifica, la sezione egizia della
mostra relativa alla misteriosa mummia emersa dagli scantinati del museo. È
uno che si fa in quattro….. |
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Il dottor Marco Merli, medico legale, è espertissimo e molto
attendibile. In questo caso però non ha tanti elementi da fornire ed inoltre
è occupato a navigare su Internet, quando Ferraris si rivolge a lui. |
Alessandra
Delmare, tiratrice scelta, collabora talvolta con Ferraris. È una che non
sbaglia mai un colpo ed in effetti il suo ruolo nel finale sarà determinante.
Uno degli altri personaggi non ne sarà precisamente entusiasta… |
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Giovanni Strillacci, detto Giò, è un tecnico che lavora alle dipendenze di Filippo Dadotto per
l’allestimento di questa mostra. È persona esperta e capace, con ampia
esperienza anche all’estero. |
Il dottor Daniele Sannarcoti lavora al museo Egizio e, tra i
diversi suoi compiti, vi è quello di responsabile dei sistemi di sorveglianza
e dei turni dei custodi. Tutto ciò fa di lui un personaggio chiave per
scoprire che cosa è accaduto veramente quella notte al museo. |
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Elisabetta Della Rocca, Eli per gli amici, conosciuta come la principessa,
dirige una squadra della polizia scientifica. È una in gamba, dice Ferraris,
e se lo dice lui che è incontentabile ed ha un pessimo carattere, si può
stare certi che è vero. Troverà quello che cerca e rivelerà a Ferraris un
altro elemento importante. |
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Gabriele Buomparenti, in arte Hinotori, è un custode del Museo
Egizio. Per lui l’Egitto è una vocazione e ne sa più di molti studiosi (Gando
escluso, of course). Soprattutto, non vede l’ora di trasmettere il suo sapere
e Ferraris avrà così modo di arricchire le sue (scarse) conoscenze di
egittologia. L’ispettore ne sarà entusiasta... |
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