L’approccio
è un po’ brusco, ma non è il caso di formalizzarsi. Ti togli la giacca e la
camicia, lasciandole cadere a terra. Sumahir sorride e incomincia anche lui a
spogliarsi. Ha un bel corpo, forte e armonioso, molto virile. Lo guardi con
piacere mentre finisce di togliersi gli abiti. Quando si toglie la fascia che
porta ai fianchi, puoi vedere uno dei più bei cazzi che tu abbia mai avuto
occasione di osservare – e di certo l’esperienza non ti manca. Finisci
di spogliarti e vedi che anche lui è soddisfatto di quello che vede. Ti
avvicini a lui e le vostre labbra si uniscono. Le sue mani intanto stringono il
tuo culo e ora che i vostri corpi aderiscono, puoi sentire la pressione
crescente del suo cazzo, che sta crescendo e indurendosi. Vi baciate più
volte, giocate con la lingua e vi accarezzate, poi lui ti volta e stringe il tuo culo a piene mani, facendoti
male. Mormori: - Sì! Sumahir ti morde una spalla, mentre le sue mani
scorrono sul tuo torace e sul ventre, scendono ai coglioni, li accarezzano,
risalgono al cazzo, ormai teso. Tu mormori di nuovo: - Sì! Sumahir ti stende delicatamente sui cuscini. Poi divarica
le tue natiche con le mani e sputa sul buco. Puoi sentire le sue dita che
spargono la saliva intorno all’apertura, prima che lui ti assesti un morso
deciso che ti strappa un gemito. Al primo morso ne segue un secondo, poi un
terzo, ma anche baci e carezze e la lingua che traccia arabeschi sul tuo
culo. Poi un dito forza l’ingresso, seguito da un secondo. Per un momento non succede niente, finché Sumahir
avanza la sua arma e senti l’apertura dilatarsi. La pressione è molto forte:
di rado hai accolto una mazza di tali dimensioni. Ma Sumahir si muove con
delicatezza e, per quanto provochi dolore, l’ingresso dà anche piacere.
Ripeti: - Sì! Sumahir avanza ancora, per poi fermarsi. Ti dici
che dev’essere giunto al fondo e davvero ti piace
sentire questa presenza vigorosa. Ma Sumahir riprende a muoversi e il suo
spiedo affonda ancora nella tua carne: non era tutto dentro. Malgrado faccia
male, è una sensazione splendida. Adesso è davvero tutto dentro di te e senti
il suo corpo che aderisce al tuo. Sumahir si ritrae e poi di nuovo immerge lo
sperone nella carne completamente. Ti dà ancora un attimo di respiro, poi
incomincia la sua cavalcata, che procede lentamente. Il tuo corpo freme e ti
sfugge un gemito di piacere: le sensazioni che ti trasmette questa spada sono
troppo forti. La sua energia sembra inesauribile e il suo cazzo penetra a
fondo, ogni volta, dilatando le tue viscere, per poi arretrare nuovamente, in
una cavalcata lenta che ti sfianca. Sumahir è davvero un cavaliere di razza,
che sa come usare l’arma che madre natura gli ha dato. Procede a lungo e
dentro di te il piacere cresce, mentre tutto il resto svanisce. Hai perso
coscienza di dove sei, di che cosa è accaduto, del passato e del futuro.
Rimangono solo il piacere violento di questo momento, le spinte che ti
scavano dentro, il desiderio che questa cavalcata non finisca mai. E davvero il cavaliere sembra avere una riserva di
energia inesauribile, perché continua senza dare segni di stanchezza.
Progressivamente il ritmo diviene più intenso e il dolore si mescola sempre
di più al piacere violento che provi e che vorresti urlare. Gridi: - Sì, sì, sì! E poi gemi, di nuovo, senza ritegno, mentre
un’onda ti sommerge e sente il fiotto del tuo seme prorompere. Sumahir
prosegue ancora e ti sembra di non riuscire a reggere più. Il ritmo diviene
ancora più intenso e ora c’è solo più dolore, che però è anche piacere. Infine Sumahir viene e senti il getto che inonda
le tue viscere. Dopo un momento Sumahir si stacca. Ti accarezza ancora e si
stende accanto a te. Ti sorride. È stata
una delle migliori scopate della tua vita. Sumahir
ti bacia, poi si stende sul giaciglio. - Dormi
qui con me. Tu ti
stendi accanto a lui, che presto scivola nel sonno. |