L’idea di
affidarti completamente al duca presenta alcuni notevoli vantaggi: non devi
preoccuparti di organizzare la spedizione, cercare una guida e gli uomini,
risolvere i problemi che pone sempre un viaggio di diversi giorni in aree
poco battute dagli europei. - La tua
offerta è davvero gentile. Però non vorrei disturbare. William
sorride: - Ma che
dici, nessun disturbo. Sarà un piacere. Poni
alcune domande e William ti fornisce tutte le informazioni necessarie.
Prenderete la strada meridionale, che è più breve, anche se è infestata dai
briganti di Sumahir. Ma il duca viaggerà con una dozzina di uomini ben armati
e i briganti si terranno alla larga. In sei giorni dovreste arrivare a Kasgarh. William
se ne va. Tu fai preparare i bagagli: essendo appena arrivato, non ci vuole
molto a risistemare tutto nel baule. In breve sei pronto per la partenza. Il
mattino seguente partite abbastanza presto. Il primo giorno attraversate
un’area densamente abitata, con diversi villaggi. A sera vi fermate in una
cittadina, dove una locanda offre alcune camere. Non è certo una sistemazione
di lusso, ma hai viaggiato molto a lungo e hai dormito in posti ben peggiori. Dopo aver
cenato, William ti invita in camera sua. Come rifiutare? E perché rifiutare?
William è un bell’uomo e ti piace parecchio. In camera William non perde
tempo. Ti bacia sulla bocca e poi ti abbraccia. Tu ricambi bacio e abbraccio.
È una sensazione piacevole e le vostre lingue giocano un po’ a nascondino,
poi partono in avanscoperta. Il desiderio si accende e tu incominci a
spogliare il duca. Lui ti lascia fare, continuando a baciarti. Adesso
che ha solo più i pantaloni alle caviglie, finisce di spogliarsi, poi, con un
movimento brusco, ti fa cadere, ridendo, e si stende su di te. Ridi anche tu.
A terra, lui nudo e tu vestito, vi baciate di nuovo. Tu senti contro il tuo
ventre il suo cazzo che si sta irrigidendo. Lui infila la mano sotto la tua
camicia ed è piacevole sentire le dita che scivolano sulla tua pelle. Poi si
solleva un po’, ti guarda, riabbassa il viso e ti bacia. Poi si alza e, nudo
e con il cazzo mezzo duro, incomincia a spogliarti. Tu collabori e in breve
sei nudo, sempre a terra, mentre lui è in piedi, sopra di te, i piedi uno a destra
e l’altro a sinistra all’altezza del tuo ventre. - Non ti
sei lavato… Ti lavo io. E senza
aspettare che tu dica qualche cosa, incomincia a pisciarti addosso, sul
torace e in faccia. Tu ridi. - Brutto
porco! Ma quando
il getto arriva sulla bocca, bevi. Poi lo
afferri per le gambe e lo forzi a sedersi su di te. Ora ha il culo sul tuo
cazzo, che sta rapidamente raggiungendo il massimo del volume e della
consistenza. Lui solleva un po’ il culo, afferra il tuo cazzo e lo mette in
verticale. Poi, lentamente si abbassa, impalandosi sulla tua arma. È bello
guardarlo, vedere sul suo viso la tensione, il piacere e anche il dolore, il
suo cazzo teso allo spasimo. Lui ti sorride e scende fino a che si siede sul
tuo ventre. Respira a fondo, mentre cerca di abituarsi alla mazza che ha in
culo. Poi si solleva, per abbassarsi nuovamente. Tu ti limiti ad accompagnare
il suo movimento con una spinta, quando lui scende e il suo culo si appoggia
su di te. A un certo punto William accelera il movimento e dopo un po’ il desiderio
deborda, in un’ondata di piacere. Il tuo sborro gli riempie le viscere. Lui
sorride. Si solleva fino a che il tuo cazzo esce. Si mette in ginocchio, le
gambe ai lati del tuo corpo, e ti volta sulla pancia. Ti allarga le natiche e
passa la lingua sul solco, indugiando a lungo sul buco. Assesta due morsi
decisi alle natiche. Passa ancora la lingua e poi si stende su di te. Puoi
sentire il suo cazzo che si affaccia all’ingresso posteriore, si fa strada
lentamente e infine affonda, fino all’elsa dentro di te. William
incomincia una cavalcata, che va avanti a lungo. E tu senti ondate di piacere
salire dal tuo culo. William ci dà dentro con energia finché viene con un
gemito. Senti il fiotto dentro di te. William
esce e si stende al tuo fianco. - T’è
piaciuto il cazzo ducale? Ride e
anche tu ridi, rispondendo: - Sì, ma
anche il culo ducale era ottimo. - E il
piscio ducale? - Pure. Le notti
seguenti ripetete i vostri giochi, con una serie di variazioni sul tema. I briganti
non si fanno vivi e in sei giorni arrivate a Kasgarh.
La città sorge in alto, su una collina, con una scarpata rocciosa su un lato.
È circondata da grandi mura con numerose torri circolari e ha un aspetto
veramente imponente. - La
parte più in alto è il palazzo reale, lo chiamano il palazzo estivo, perché
un tempo il rajah vi si stabiliva solo in estate, ma l’altra residenza non è
più nel territorio dei signori del Kaspur da oltre
un secolo. Jay Singh e i figli vi vivono tutto
l’anno. - Vista
di qua, la città appare splendida. - È una
delle meraviglie dell’India, Richard. Non ti pentirai di essere venuto fin
qui. Tu pensi
che non te ne pentirai davvero, sempre che non scoprano il vero motivo del
tuo viaggio: perché in questo caso di sicuro te ne pentirai. Le
guardie alla porta conoscono il duca di Corkster:
niente di strano, visto che di inglesi qui non ne vengono certamente molti.
Lo lasciano passare, mentre un messaggero corre ad annunciare al rajah
l’arrivo dell’ospite. Il duca alloggia nel palazzo reale: dev’essere
davvero in ottimi rapporti con il rajah. In
effetti siete accolti da una piccola delegazione e dopo che vi siete lavati e
rifocillati, vi portano alla presenza di Jay Singh.
Accanto a lui siedono i due principi, Rama e Pratap.
Il più giovane, davvero un bel ragazzo, fissa William sorridendo e non è
difficile capire che il bel duca di Corkster gli
piace alquanto. Probabilmente è per quello che William cerca di favorirlo.
Come dargli torto? Rama invece è insignificante: non è brutto, ma ha
un’espressione spenta. Vi
inchinate, come richiede il protocollo. Jay Singh
accoglie William cordialmente e si dichiara lieto di conoscere un amico del
duca di Corkster. Dopo alcuni convenevoli. William
offre un dono: una bella pistola moderna. Il rajah sembra apprezzarla molto. Poi il
rajah vi saluta e si allontana. Pratap e Rama vi si
avvicinano. È Pratap a parlare: - Sono
contento di vederti, William. - E io di
vedere te… e il tuo rispettabile fratello. William
fa un mezzo inchino a Rama, che ha un’espressione da pesce lesso. Non deve
essere molto intelligente, mentre Pratap è
senz’altro molto sveglio. Pratap dice: - Domani
partiamo per una caccia alla tigre. Potreste unirvi a noi. - Mi
sembra una bellissima idea. Che ne dici, Richard? Patrap ti guarda e nei suoi occhi leggi una
scintilla di diffidenza. Se i suoi rapporti con William sono quelli che pensi
tu, il motivo è chiaro: sei un possibile rivale. |