Quando Za’ ha dato l’ordine di portare tè e pasticcini, ti rivolgi a lui, dicendo:

- È davvero merce di lusso, ma questa sera vorrei vedere altro.

Il duca sorride.

Anche Za’ appare soddisfatto: probabilmente perché sa che il duca vuole Tariq e dirgli di no o farlo aspettare gli sarebbe dispiaciuto. Za’ si inchina e dice:

- Senz’altro.

Za’ esce e il duca fa un gesto a Tariq, che si accovaccia di fianco a lui. Il duca gli passa la mano sotto il mento e gli sorride. Poi si rivolge a te:

- Sono contento che questa sera i vostri desideri vi guidino verso altri porti. Sono venuto per Tariq, che apprezzo molto, e mi sarebbe spiaciuto rinunciare a lui.

Tu gli sorridi.

- Da quel che mi dite, non è la prima volta che venite qui.

Il sorriso del duca si allarga.

- No di certo. Negli ultimi anni ho trascorso lunghi periodi a Bombay e ne conosco tutte le ricchezze.

- Io ho avuto modo di trascorrere diverso tempo qui, ma non conoscevo la casa di Za’.

- Se non sono indiscreto, viaggiate per lavoro o per il vostro piacere?

- Per il mio piacere e per stare lontano dall’Inghilterra dove… ho avuto alcuni problemi, proprio per i gusti che condividiamo.

Gli sorridi francamente. Poi prosegui:

- Adesso giro per l’India. Sono anni che lo faccio, ormai. Ho visitato il Bengala negli ultimi due anni. Ora conto di organizzare un viaggio in qualche principato indiano raggiungibile da Bombay, ma non ho ancora deciso quale sarà la mia meta.

- Il più interessante è il Kaspur, che però presenta diversi rischi.

- I rischi non mi spaventano: non si può girare un paese come l’India senza correrne.

Mentre parlate, Tariq accarezza il duca. Le sue mani si muovono delicate lungo le gambe del duca, si appoggiano sui pantaloni, risalgono sul torace. Il duca ride:

- La mia pietra preziosa è impaziente.

Poi dice a Tariq, in marathi, di aspettare ancora un momento.

- Se volete, posso fornirvi tutte le indicazioni necessarie per un viaggio in Kaspur.

- È un’offerta molto gentile, la vostra. Se non vi crea problemi, l’accetto ben volentieri.

- Possiamo vederci domani, se volete.

- Per me va benissimo. Io alloggio al King George hotel.

- Perfetto. Vi raggiungerò… va bene alle sei del pomeriggio?

- Certamente, vi ringrazio.

Za’ intanto è rientrato con un ragazzo, più giovane di Tariq, con la pelle scura e un corpo armonioso, e un uomo sui quaranta, un corpo da lottatore. Il duca ti dice:

- Arjun, il ragazzo, ci sa fare.

Tu guardi Arjun. È davvero un bel bocconcino, con quegli occhioni da angioletto e il sorriso allegro.

Il duca ride, poi aggiunge:

- Naidu è molto ben dotato. Se scegliete lui camminerete con fatica tornando al vostro albergo.

Naidu è massiccio e deve possedere una forza tremenda. Ha un viso serio, in cui ti sembra che ogni tanto passi un lampo di ferocia.

 

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