- Tariq, puoi rivolgerti al mio amico quando tornerà. - Ma, sahib… - Basta!
Puoi andare. Il
ragazzo vorrebbe dire ancora qualche cosa, ma ha capito che non c’è niente da
fare. Per un attimo nei suoi occhi passa un lampo di rabbia e ti chiedi quali
fossero davvero le sue intenzioni. Si alza di scatto e se ne va, senza dire
più nulla, senza nemmeno salutarti. Lo guardi scomparire, scivolando tra un
gruppo di santoni nudi che passano camminando lentamente davanti all’albergo. L’indomani
tu, Akbar Nam e i suoi
uomini partite per Kasgarh. Il viaggio si svolge
senza intoppi. A Kasgarh ti presenti al palazzo reale, dove sei accolto
con ogni onore dal rajah e dalla corte. Ritrovi anche William, che si è
ripreso dalla sofferenza per la morte di Pratap ed
è impaziente di andarsene. Appena
hai l’occasione di parlare con Rama da solo, gli dici che vorresti avere un
colloquio con lui al più presto. Lui sa benissimo di che cosa si tratta e ti
riceve immediatamente. Tu gli consegni il rubino, in gran segreto. Gli dici
che dovete discutere anche di un altro argomento importante, ma preferisci
farlo in un secondo momento: tra poco dovrete entrambi presenziare al grande
banchetto che si terrà in tuo onore. Sicuramente Akbar
Nam gli parlerà, se non l’ha già fatto, perciò non
potresti non dirgli nulla, ma preferisci non farlo subito: non è un argomento
di cui si può parlare frettolosamente. Il grande
banchetto è davvero spettacolare: tu hai salvato Rama, che con la morte di Pratap è rimasto l’unico figlio di Jay Singh, e sei un ospite di riguardo. Tutti mostrano grande
deferenza nei tuoi confronti. A questo
punto devi decidere che cosa fare: organizzare l’assassinio di William, duca
di Corkster, durante il viaggio o avvisarlo, in
modo che si metta in salvo. |