Il
servitore lascia la lampada. Tu guardi Akbar, che
prende la lampada e incomincia a controllare il tuo letto da campo, con
grande cautela, come se potesse esserci un serpente. Non dici
nulla e lo fissi. A un
certo punto, ai piedi del letto, Akbar vede qualche
cosa. Sul suo viso puoi leggere l’orrore. Ti
avvicini a lui. Con un cenno del capo ti indica un grosso ragno di un rosso
scuro, che tende al nero. Sottovoce
ti dice: - Lo
chiamiamo il senza-pietà. Uccide in pochi minuti. Il suo morso è sempre
mortale. Annuisci. Akbar posa a terra la lampada, poi prende la
bacinella per l’acqua e l’abbassa con forza sul ragno, schiacciandolo. Tu dici: - Ce ne
sono molti da queste parti? - No, qui
sono rari. Ma qualcuno ce l’ha messo. Tu hai
anche un’idea di chi possa essere. Bisogna risolvere in fretta questa
situazione, neutralizzando Pratap in un modo o
nell’altro, se non vuoi finire male. Hai in Rama e Akbar
due alleati, ma quanti ne ha Pratap? Il giorno
seguente c’è di nuovo una battuta di caccia alla tigre. Tu controlli bene le
corde che tengono fissato il cesto sull’elefante. Rama vicino a te sorride,
con la sua faccia da Pescelesso, e dice: - Se gli
dei sono dalla nostra parte, come ieri, le precauzioni sono inutili. Se gli
dei vogliono perderci, le precauzioni sono ugualmente inutili. Ma tu sai
benissimo che deve aver controllato con cura il suo fucile e probabilmente ha
anche fatto verificare che le corde siano ben sistemate e integre. Anche la
seconda battuta è alquanto movimentata, perché una tigre balza addosso al
vostro elefante, cercando di raggiungere il cesto: si direbbe che ce
l’abbiano proprio con voi, anche se questa volta Pratap
probabilmente con c’entra. Questa volta è Rama ad abbatterla. Una seconda
viene uccisa, sempre da Rama, mentre è accovacciata tra i cespugli e sta per
scattare: il principe ha un’ottima mira. Anche il rajah abbatte una tigre, Pratap nessuna. Al ritorno, Jay Singh
sorride al figlio maggiore, dicendogli: - Gli dei
ti sorridono. Ieri ti hanno salvato e oggi hai avuto una doppia preda. È un
onore. Rama si
schermisce, sempre con la sua faccia da Pescelesso.
Tu guardi Pratap, che è chiaramente irritato: lui
in questi due giorni non ha abbattuto nessuna tigre. In serata
c’è un nuovo banchetto. I presenti sono solo una dozzina, gli stessi di ieri:
il rajah, i due figli, i due inglesi e sette alti ufficiali, tra cui Akbar. La sua presenza ti dà tranquillità. Il musicista
suona una melodia molto dolce, ma di colpo si sente un gran rumore, seguito
da alcune urla. Tutti vi alzate e andate a vedere sulla soglia della tenda,
che è completamente aperta, perché possiate godere della frescura serale: un
padiglione è crollato. Ti viene da starnutire e ti volti per non farlo in
faccia a Rama, che è al tuo fianco. Ti accorgi che un servitore sta versando
qualche cosa nella coppa di Pratap. Rama sta
passando all’azione? Se è così, non è il caso di interferire. E se invece ci
fosse sotto qualche cos’altro? |
Fai in modo
di chiedere a Rama se ha dato ordine di versare qualche cosa nella coppa di Pratap |