Tutto
sommato, č pių saggio prendere la via settentrionale. A che servirebbe
prendere la strada pių breve, se si rischia di non arrivare? La via
settentrionale attraversa diverse cittadine e lungo la strada si trovano
alcune locande, dove alloggi in condizioni decorose, senza dover dormire in
tenda. Per molti giorni percorrete un terreno collinoso, completamente
coltivato. Osservi i contadini al lavoro, le donne che lavano i panni e li
stendono in riva ai torrenti, i bambini che giocano. Č un viaggio molto
tranquillo. Il decimo
giorno la strada prende a salire in modo deciso: dovete attraversare la
catena degli Harischandra. Ma non sono monti molto
alti e anche qui ci sono innumerevoli villaggi. Il
dodicesimo giorno Tikka parla a lungo con un
contadino. Ti avvicini per sentire qual č il problema. Tikka si volta verso di te e ti dice: - Le
ultime piogge hanno provocato alcune frane e la strada non č sicura. Č meglio
tornare indietro fino a Rangore e di lė prendere
unaltra strada, pių a nord. - Cosa?
Quanto tempo ci metteremmo? - In
quindici giorni saremmo a Kasgarh, sahib. - Altri
quindici giorni? Cazzo, Tikka! Tu sei matto o mi
prendi per scemo. - Ma, sahib, č pericoloso passare: la montagna puō franare. - Un mese
per arrivare a Kasgarh? Non se ne parla neanche!
Andiamo avanti per questa strada. Il
contadino non dice nulla: ha capito benissimo che non intendi perdere altro
tempo. Tikka cerca ancora di convincerti, ma tu lo
zittisci. Avanzate lungo la strada e in effetti trovate due frane, che perō
superate facilmente, perdendo poco tempo. La notte vi sorprende in una valle,
dove non sembrano esserci villaggi, per cui vi accampate ai piedi del pendio.
Domani
avrete superato il tratto pericoloso di strada e non ci saranno problemi. Tikka č soltanto un cagasotto. Nella
notte un immenso boato ti sveglia, ma prima che tu abbia fatto in tempo ad
alzarti, le tende sono investite dalla frana, che le seppellisce completamente.
Muori sul colpo, schiacciato da un enorme masso. |