- Grazie, lei è davvero gentile, ma me la so
cavare. Non vuoi che il duca ti creda un incapace e
comunque sei in grado di difenderti. C’è la luna che illumina i vicoli e non dovrebbe
essere troppo difficile orientarsi. Il duca non appare convinto, ma non insiste. Ti
saluta e si allontana. Tu ti dirigi verso l’albergo. Non conosci la zona,
ma pensi di riuscire ad orientarti in una città in cui sei stato molte volte.
Dopo alcune svolte, ti rendi conto di aver
sbagliato direzione. Imprechi e cerchi di ritornare indietro. Ti stai dando
della testa di cazzo per non aver accettato la proposta del duca, quando,
svoltando, li vedi a due passi da te: quattro ceffi da galera, chiaramente in
attesa di qualche passante. Quando vedono un inglese, sorridono, certi di
aver trovato una buona preda. Puoi dire addio al denaro che porti con
te. Impossibile tornare indietro: sono già intorno a
te. Prima che tu possa dire qualche cosa, due ti hanno afferrato per le
braccia. - Che cosa volete? Non si preoccupano di risponderti. Uno ride. Un
altro, che si è messo davanti a te, estrae un coltello, su cui si riflette la
luce lunare. Ti senti gelare. Vogliono solo rapinarti o hanno altre
intenzioni? - Che cazzo… Non completi la frase. Una coltellata vibrata con
forza allo stomaco ti toglie il fiato. Ti dibatti, ma il colpo ti ha tolto le
forze e loro sono in quattro. Un secondo colpo, al ventre, ti strappa un
gemito. L’uomo ti colpisce ancora, più in basso, strappandoti un urlo di
dolore. Senti appena le due coltellate successive. I quattro prendono tutto ciò che hai su di te di
valore e lasciano il tuo cadavere nel vicolo. |