- No, preferisco tornare in albergo. Devo preparare i bagagli.

Non che tu abbia molto da preparare: sei arrivato in mattinata, si tratta di rimettere nel baule quello che è stato tirato fuori. Ma questo Kriegg ti inquieta.

Lui sorride:

- Sì, capisco. Ma l’accompagnerò io. Come ha detto il comandante, non posso lasciarla.

- Non c’è problema.

Qualche problema c’è, quest’uomo non ti piace, ma che cosa puoi fare? Cercare di seminare Kriegg? Sanno benissimo dove alloggi, non puoi pensare di sfuggire ai servizi a Bombay.

Ti dirigi verso l’albergo, accompagnato da questo gigante biondo.

Prima di entrare, Kriegg dice:

- È meglio che prepari i bagagli di persona, senza chiamare un inserviente.

La faccenda ti scoccia un po’, ma hai l’impressione di non avere molta scelta. Salite in camera. Kriegg si dà un’occhiata intorno.

- Mentre lei prepara i bagagli, mi stendo un momento.

Kriegg si spoglia, togliendo tutto quello che ha addosso. Tu lo guardi, allibito.

È davvero un magnifico maschio, una corporatura atletica, da Ercole, una leggera peluria bionda e un cazzo superlativo. Non riesci a distogliere lo sguardo. Lui si stende sul letto e ti osserva sorridendo. Il suo sguardo ti attira, come una calamita. Lui si accarezza i coglioni. Tu ti spogli, senza distogliere lo sguardo dal suo cazzo, che sta drizzandosi. Ti metti anche tu sul letto e le tue labbra avvolgono il boccone di carne, sempre più grosso e rigido. Succhi con gusto, mentre le tue mani giocherellano con i coglioni.

Continueresti a lungo, ma Kriegg ha altre idee. Si sposta, ti fa stendere supino sul letto, ti solleva le gambe e se le mette sulle spalle.

- Vacci piano.

Kriegg si sputa sulle dita, inumidisce un po’ l’apertura, poi avanza. La sensazione è alquanto dolorosa, perché il suo cazzo è monumentale, ma è anche bello sentirlo entrare dentro di te. Kriegg avanza fino in fondo, sorridendo. Poi prende a muoversi a un ritmo via via più deciso. Il dolore aumenta. Non ce la fai a reggere.

- Piano, fa’ piano.

Ma lui se ne fotte e ti fotte con grande gusto, con spinte sempre più decise, che ti strappano gemiti.

- Merda! Mi fai male!

Per tutta risposta, Kriegg accelera ancora il ritmo. Tu vorresti urlare. Senti il suo seme che ti riempie le viscere e in quel momento Kriegg prende un cuscino e lo appoggia sulla tua faccia.

Ti dibatti, cerchi di liberarti della pressione che ti toglie il respiro, ma non hai nessuna speranza: Kriegg è molto più forte di te. Non riesci a respirare, i tuoi polmoni bruciano, l’aria non entra più.

Il mondo svanisce.

 

Kriegg tiene un buon momento il cuscino sul tuo viso. Poi lo toglie, esce da te e ti volta prono. Mette una mano sulla tua schiena, sotto la nuca, e con un movimento brusco tira indietro la tua testa, finché sente il rumore delle ossa che si spezzano: è un assassino coscienzioso e vuole essere sicuro di aver svolto il suo lavoro. Finisce di svuotare il tuo baule e mette il tuo cadavere dentro. Si riveste, richiude il baule e mette la chiave in tasca. Poi se ne va. Manderà a prendere il baule e a svuotare la camera. Il tuo cadavere sarà sepolto in un luogo che nessuno saprà mai.

 

Non è stata una buona idea rifiutare la missione.

 

 

 

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