No,
non ha davvero senso. Rischiare la pelle in una missione del genere e poi
magari essere eliminato dagli stessi servizi perché tu non diffonda
informazioni riservate. Guardi il comandante Everett e dici: -
No, non intendo accettare questa missione. -
Ma si rende conto di quello che dice? Lei deve capire che a questo punto non
può andarsene così. Sa troppe cose. -
Partirò con la prima nave per Calcutta. Credo che la Queen Mary salpi domani. Non deve temere. So essere discreto. Everett
riflette un attimo, poi sembra convinto. -
Vada pure, ma il sergente Kriegg l'accompagnerà alla nave per sincerarsi che
non parli con nessuno. Mi scusi, ma è una precauzione necessaria. -
Va bene. -
Mi aspetti un attimo. Esce
e ritorna dopo pochi minuti con il sergente Kriegg,
un gigante biondo. Uscite.
Kriegg ti sorride. -
È ancora presto per il battello. Prima di uscire vuole visitare i sotterranei
della caserma? Sono stanze molto più fresche dell’albergo. Strana
proposta, che il suo sorriso rende accettabile. Anche lui è accettabile: un
corpo possente, un viso squadrato, più tedesco che inglese, i capelli corti
biondissimi, gli occhi azzurri gelidi. Occhi da assassino, pensi. Deve
essere sadico. Avresti
alcune cose da fare, in primo luogo procurarti un biglietto per il viaggio di
ritorno a Calcutta, ma il tempo non manca. |