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Gianpaolo Anche se il romanzo non è ancora finito volevo complimentarmi per la fantasia dell'intreccio, ma ho deciso di scriverti subito per la scena della scopata in volo, tanta poesia nel descrivere il seme del krilocao che trasporta Bran quando per un momento brilla nel cielo al chiarore della luna, mi hai ricordato Zafon quando descrive gli incredibili luoghi in cui fa muovere i protagonisti dei suoi libri. ancora tantissimi complimenti, adoro le storie fantasy, dove tutto è possibile e permesso se l'autore è dotato di idee senza limiti come te. (su Missione a
Occidente) |
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Ramon Mi è capitato per caso circa un anno fa di scoprire il tuo sito di racconti e da allora non faccio che attendere il tuo prossimo scritto. Il ciclo d'oltremare mi è piaciuto moltissimo e spero vivamente che non sia terminato. Ho ammirato moltissimi personaggi ma specialmente Denis. In attesa di leggere qualche nuovo racconto ti mando i miei migliori auguri. |
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Nebulo Caro Ferdinando, quando inizi a pubblicare un romanzo si diventa, via via, impazienti di leggere ogni nuova puntata. Ma, in tempi di pandemia e di reclusione, l’impazienza diventa quasi parossismo. Se, poi, le vicende sono appassionanti come quelle di Solomon e Denis, si divorano le puntate e le vicende, desiderosi di scendere, finalmente nella cisterna che, conosciuta in altro modo durante il romanzo, diventa il luogo pacificatore dell’amore sbocciato nelle più oscure vicissitudini. Ci sarà un lieto fine anche per questa presente situazione? Questo romanzo del “ciclo d’oltremare” ci fa sperare in bene. Grazie dello sforzo di aver così ben congegnato queste emozionanti avventure. |
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Marcello Carissimo il mio scrittore d'oltremare, sto in un'isola e sono isolato come il resto dei fortunati abitanti di questo stivale ignorante... Mi conviene da tempo ritirarmi nei tempi e nelle storie che tu scrivi... Per quanto ci fossero le premesse da alcuni comportamenti, pensieri o frasi allusive, non credevo fosse possibile che il nostro Denis, per venire al sodo di questa mia, potesse davvero anelare a un rapporto e che fosse uno vero! Per me che vedevo nel personaggio di Solomon uno spirito libero, abbastanza disinibito e calcolatore, ha stupito maggiormente vederlo così attratto da un uomo che viene descritto non bello fuori, ma d'altronde con la sua presenza, coraggio e modestia doveva pur smuovere l'animo di qualcuno. Diciamo che della storia mi ha fatto davvero piacere rivedere Ferdinando, pur sempre porco disinibito e affamato, attratto potentemente in un rapporto a due, pur con i soliti risvolti orgiastici.. Diciamo che questo racconto ha chiuso in bellezza alcune storie e intrecci che mi erano molto piaciuti in tutti i diversi racconti che precedevano questo finale. Mi sembrava un omaggio doveroso a dei personaggi che hanno incarnato delle bellissime qualità umane e che non meritavano di venire dimenticati o persi nello scorrere dei racconti. Mi ha fatto piacere leggere l'inizio del decadimento del potere e della morte di alcuni componenti la perfida e stronza famiglia di san Giacomo d'Afrin, ma godrei anche masturbandomi nel leggere la fine del Vescovo e del nuovo Signore del suddetto possedimento. Magari con le tecniche di tortura che il bravo Jorge da Toledo conosce bene.. Certo vedere anche lui inculato da tutti i mussulmani..... Davvero sono felice che tu contnui a scrivere e tu devi essere felice che io continui a rileggere e rileggere tutti i tuoi racconti e i tuoi romanzi. Chiaramente leggo anche altro e molto, ma questo tuo sito è una sorta di mio mondo parallelo in cui rifugiarmi da solo. |
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Paolo Complimenti per il romanzo "Gli assassini" che hai terminato oggi, mi è piaciuto moltissimo perché nonostante gli intrecci complessi tra i personaggi e gli avvenimenti, per me è stato molto scorrevole e come al solito ho apprezzato la tua notevole congruenza della storia del passato e delle religioni coinvolte, molto attenta la messa in evidenza delle personalità dei protagonisti più importanti. Per quanto mi riguarda il tuo lavoro ha meritato la fatica e l'impegno che ci hai profuso. Grazie |
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Giovanna L. Troppi cadaveri - Realtà parallele ... Ci ho messo un po' a leggere questo racconto ... Non mi ispirava il fatto che lo hai collocato nella sezione delle realtà parallele ... Come lettore faccio fatica a leggere di cose che esulano dalla realtà ... spesso non riesco ad emozionarmi e la lettura risulta arida ... Invece ho dovuto ricredermi ... così come quando ho letto l'altro racconto che fa parte di questa raccolta (Le globirene impudiche) l'intreccio scorre senza intoppi , sei riuscito a coinvolgermi e a stupirmi, ad immergermi in quest'atmosfera surreale che vivono i protagonisti e a farmi sorridere ... Grazie |
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Alberto Il caro Ferdinando ci conduce oltreoceano, in una storia che potrebbe anche essere ambientata nel futuro, sulla falsariga dello show TV Altered Carbon. Sulle tracce di omicidi outré e abbastanza singolari, l’agente Bob Parsons troverà una nuova dimensione e un nuovo anmore. Vorrei un seguito, mon cher. (su Troppi cavaveri) |
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Nebulo Il Fenicio: potente e formidabile! Letto quasi d’un fiato. Mi pare una parabola sulla presa di coscienza di sé e del superamento delle proprie frustrazioni. Il passare dalla schiavitù alla potenza regale, con dignità e nell’assoluta mancanza di prevaricazione, è descritto in modo davvero coinvolgente. Quante volte l’essere schiavi di paure e di timori (quasi sempre interiori) ci rende sottomessi e incapaci di rimanere in piedi davanti alle difficoltà e alle umiliazioni. Invece questa tranquillità che accompagna il “Fenicio” è capacità di guardarsi dentro e scoprire risorse spesso inaspettate. Grazie di questo racconto “non natalizio”, ma il nascere alla consapevolezza di sé è nascere ad una continua novità. |
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Max Thomas Ho appena finito di leggere i tuoi due romanzi con protagonista Thomas Hardy. “La maledizione” è bellissimo, un romanzo storico, romantico, giallo e paranormale, non ti sei risparmiato. La storia mi ha catturato e l’ho letto tutto di un fiato. E mi dispiaciuto che sia finito subito. Carino anche l’omaggio ai personaggi di “La Promessa” e di “Attraverso il Fuoco”. “L’angelo sterminatore” mi è piaciuto ma non tanto come il primo, mancava l'elemento paranormale. Bellissimo giallo e mi sono piaciuti gli indizi che hai disseminato nel romanzo per aiutare a capire chi era “l’angelo” prima che lo rilevava Hardy. Molto belle anche tutte le storie romantiche che hai raccontato all'interno. |
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Marcello Innanzitutto mi piace ricordare un commento di Gianni che in un suo intervento chiedeva giustamente di non mettere solo protagonisti giovani, belli, muscolosi e tenebrosi, ma tener conto anche di quelli come me attempati, con molta pancetta o di quelli piccoletti, magrolini, magari pelosi come gatti soriani. In effetti ha ragione, spesso alcune storie sono belle di per sé come racconto di un’attrazione che non è solo fisica (secondo i canoni dei film porno) ma anche di tipo caratteriale, affinità varie e perché no, di bisogno di dipendere da qualcuno... poter leggere una storia dove, indipendentemente dalla corporatura o dalla dotazione dei protagonisti, si sviscerano e mettono a nudo sentimenti e vicissitudini, questo soddisfa la mia curiosità e la mia sete di conoscere l’universo maschile... Ma passiamo alla
fine dei racconti. La cosa che mi ha colpito subito nei cinquantuno
giornalieri appuntamenti sono due cose: le incisioni indiane (o pakistane chi
ci capisce nulla di quei posti) che avevi già utilizzato in un racconto,
forse Dotazione Naturale, mentre la seconda, ma è la prima, sono quei disegni
bellissimi come un arazzo cangiante che aprono ogni racconto. Mi sono
chiesto da dove hai preso con precisione e perfezione visiva quei
particolari, se da un arazzo, da un foulard, da una stoffa preziosissima
arrivata a te chissà in quale modo… sento di dirti che stavolta hai fatto un
ottimo e meraviglioso lavoro di accompagnamento ai racconti, una premessa
visiva che tuffa direttamente in un ambiente di sogno e di lontanissimi
luoghi misteriosi ma pieni di pericoli! Però lo sai che sono un
cagacazzo perfezionista equilibrista fancazzista e devo farti un appunto per
i disegni che accompagnavano il procedere finale dei racconti
notturno-mattinieri: l’ho vissuto come una caduta di stile, dopo le miniature
sensual gay naif , vedere gli assemblaggi fotoshoppisti o modernisti.. ma tu
scrivi, tu assembli immagini secondo il tuo stile e la tua sensibilità e io
mi devo stare zitto e leggere accettando tutta la tavola apparecchiata con
bicchieri, stoviglie, bottiglie, vini e liquori.. e mangiare e bere quello
che mi si offre. Certo, a me viene subito da aggiungere anche un bel
cameriere che mi dà da bere direttamente a canna... |
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Nebulo Un angelo
sterminatore che ha commosso e intrigato pagina per pagina. Bello il rapporto tra Adam e Thomas
sempre più dialettico e libero, nonostante il grande legame che sta crescendo
pagina per pagina. Anche Greg e Harry vivono un bel
momento di beatitudine affettiva e questo fa sperare in bene per tutti. Grazie, come sempre, per le emozioni e i bei momenti stimolanti che si vivono leggendo le tue narrazioni. |
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Giovanna L. Ho cominciato un po' in sordina a leggere questa tua nuova opera ...poi a mano a mano che l'intreccio si sviluppava sono stata risucchiata dalla storia ...da questo tuo modo di scrivere a volte così crudo ma reale ...dai tuoi personaggi così teneri nell'esprimere i propri sentimenti ...e da questa ironia che aleggia fino all'ultima battuta. Grazie |
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Nerouragano ti
scrivo per ringraziarti di avermi accompagnato in tutti questi anni con i
tuoi scritti e per rinnovarti i complimenti come scrittore ho letto tutto quanto hai pubblicato
in internet … e nei libri stampati ho tutti tuoi libri – mi piace
leggere tenendo il libro in mano, mi piace il profumo dei libri – compresi
quelli di Francesco ti riscrivo dopo tanti anni di
silenzio – comunque, normalmente, salvo negli ultimi tempi, entro ogni giorno
nel tuo sito sperando di trovare qualche tuo nuovo lavoro – sono nerouragano, ti ricordi?
allora ti pregavo di non chiudere il tuo sito….. quando?... un secolo fa....
devo però essere sincero, non ho
ancora letto l’ultimo romanzo “L’angelo sterminatore”, perché pensavo che non
sarei riuscito a leggerne la fine…. voglio poi dirti che ti considero un
grande scrittore, che leggo e rileggo sempre con grande piacere: mi piace
quello che scrivi, come lo scrivi, mi piacciono le tue storie, i tuoi
personaggi che poi mi accompagnano nella vita reale, come dimenticare “Il
capitano Dessart” del tuo primo romanzo o i protagonisti di “L’apprendista di
mastro Luca” o di “La pietra angolare”….solo per citare tre dei tuoi
innumerevoli lavori…. tutti noi, tuoi lettori,
dobbiamo esserti grati…. |
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Marcello In
qualche modo, carissimo porcopornoscrittore, son rimasto deluso dalla mia
scarsa propensione per la soluzione dei gialli e ancora più convinto che
l'adriano celentano della bell'isola era un grande arrivista di merda, ma non
pensavo al punto di ammazzare il fratello.. e io che credevo l'avesse fatto
ammazzare il suo protettore.... Bella
storia davvero, che ho riletto come un deficiente perché volevo capire in
anticipo il finale, ma vedi sopra.. La
differenza tra i due ispettori poi era abissale, come metodo e come voglia di
lavorare, ma credo che l'essere dell'ambiente "perverso e sodomita"
abbia aiutato il Nostro a trovare la soluzione tra i mille tranelli.. Aspetto
un altro giallo con qualunque protagonista, ferraris compreso! |
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Gianni Ciao,
è da anni che leggo tutti i tuoi romanzi e racconti. Ti
vorrei fare un piccolo appunto: i tuoi personaggi sono tutti belli, muscolosi
e giovani. Mi
piacerebbe leggere un racconto/romanzo in cui i vari protagonisti siano
magrolini, piccoli, poco muscolosi, maturi magari con un po' di
pancetta. Ricordati
che tutti hanno bisogno di amore e di sesso. Con
ammirazione |
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Luca Beh,
che dire. Complimenti perché anche questo ANGELO STERMINATORE è bellissimo.
L’intreccio di storie e sentimenti è a dir poco meraviglioso, e non ti
nascondo che ritrovare Adam e Thomas mi ha fatto scendere la lacrima. Sarà
allergia alle piume del Todi Verde? Il
racconto CADUTO AL FRONTE, se possibile, è stato ancora più forte dal punto
di vista emotivo, pur essendo una storia completamente svuotata del mero
rapporto sessuale fine a se stesso, ma solo con qualche vago richiamo. E
mi ritrovo ogni volta come un lupo affamato ad attendere la tua nuova
impresa. |
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Leo Anche
questa volta hai fatto centro! Mi piace molto questo intreccio di personaggi
che si ritrovano in romanzi ed avventure diverse. In attesa delle prossime,
ti abbraccio e ti ringrazio ancora. (Su
L’angelo sterminatore) |
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Alberto Ancora
una volta, il talentuoso Ferdinando Neri ci fa viaggiare sulle ali del tempo.
In un Mediterraneo alle soglie del XVI secolo, due storie, due uomini, l'uno
di nobile casato, in apparenza gaudente, l'altro buono, semplice ma dalla
forza erculea, son destinati a intrecciarsi. L'uno, per adempiere una
promessa, l'altro per servirlo, proteggendolo. Tra Spagna, Napoli, la
Serenissima, Costantinopoli, Sicilia, Smirne e Malta i due protagonisti
sfideranno mille pericoli, la morte stessa, per scoprire la forza dei propri
sentimenti. Le
sfaccettature nera e rossa dello scrittore tingono le pagine di cupa violenza
e sorprendente passione e dolcezza, come soltanto lui sa fare.
Consigliatissimo. |
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Nebulo Che
dire? Dieci anni di letture non son davvero
pochi! Dieci anni di compagnia
sentimental-erotico-avventurosa son davvero un buon traguardo! Grazie! Posso solo immaginare
l’impegno del tuo scrivere donandoci, credo sia inevitabile, qualcosa di te
in ogni riga. Quasi, ormai, ti conosco e, per
questo, ti abbraccio, ripetendo: Grazie! Ciao. |
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Giovanna Non
so in quanti ti scriveranno due righe di ringraziamento,
ma intanto ti voglio ringraziare io. Ho trascorso momenti bellissimi
leggendo i tuoi racconti e i tuoi romanzi. Alcuni mi sono piaciuti più
di altri, è normale, ma ce ne sono stati di quelli che sono entrati a far parte
della mia anima, se ce n'ho una. Primo tra tutti Lo spazzolino lo fornisce
la Qantas. Lo sai, è da sempre il mio
preferito. Credo di averlo imparato
a memoria. Indimenticabile anche Undici vite,
undici morti, che ti
ha fatto tanto penare, ma io mi ci sono divertita un mondo, a leggerlo e
rileggerlo, e mi ci sono anche commossa, il che mi accade rarissimamente. Per
finire, amo molto la tua unica incursione nella fantascienza (in questo momento
mi sfugge il titolo). Ma che dire di Herman e Rod? Del commissario Ferraris,
Attraverso il fuoco, Gran Tour, Il cugino Jean, e altri di cui non ricordo
i titoli? Sarebbe difficile farne una graduatoria, anche se forse un giorno
la farò. E
sempre bellissime le immagini di sfondo, che solo a guardarle
ti fanno tornare in mente la storia, la trama e i personaggi. Quindi
grazie per i bei momenti che mi hai regalato. |
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Leo Ho appena finito di leggere il
tuo ultimo racconto. Complimenti!! Mi è piaciuto veramente molto. È tenero,
coinvolgente, romantico. Spero di vederne anche altri così. Grazie. |
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Max Thomas Ho finito di leggere
“Intrighi”, il nuovo capitolo del “Ciclo d’oltremare”, l’ho trovato un
meraviglioso mosaico di storie che s’intrecciano tra loro, senza interferire,
anzi le storie si amalgamano tra loro senza creare un effetto raccolta di
racconti, ma un meraviglioso romanzo. “Il martirio di San Felipe” è
un romanzo ricco di azione e romanticismo, una storia di ricatto del
protagonista, che dalla disperazione raggiunge la felicità e un amore che
pensa impossibile. Un romanzo bellissimo in cui non mancano intrighi, azione
e colpi di scena. Grazie ancora per questi
romanzi. |
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Alberto Ti ho conosciuto tramite il
sito di orsiitaliani.com e i tuoi racconti mi hanno sempre coinvolto molto. Riesci
sempre a far emergere nei tuoi personaggi la voluttà con la sensibilità, la
durezza e la furbizia con uno dei sentimenti più rari e sublimi che ci siano:
l'Amore. Rimango sempre con il cuore in gola e il fiato sospeso fino alla
fine perché la suspence è l'ingrediente chiave dei tuoi racconti. I miei più
sinceri complimenti! |
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Nebulo Grazie per i tutti i tuoi
racconti. Sono sempre importanti per
creare atmosfere di fantasia e di evasione. Eccitantemente coinvolgenti. Ho letto l’ultimo sui “fantasmi”
e mi è venuto da chiedermi se tanti miei sogni (soprattutto tra il sonno e il
risveglio) non sono, in realtà, il farsi vicino di una presenza del passato…
chissà? Bello! |
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Loran Ho letto il racconto Prometeo e
devo dire che mi piace moltissimo, i personaggi, come è scritto, tutto
contribuisce a portare il lettore in un atmosfera mitica ed eccitante. |
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Amadeo Ovviamente un appassionato di
miti come me ti scrive innanzitutto per congratularsi per il tuo
splendido mito di Prometeo: hai rispettato lo spirito del mito antico ma lo
hai saputo sapientemente rivisitare con il delizioso erotismo di cui solo tu
sei capace. Geniale l'idea dell'arpia maschio. Hai dato voce a tutte le suggestioni
erotiche e bdsm che l'incatenamento di Prometeo non può non risvegliare
nell'immaginazione. Quanto al personaggio di Eracle e alle sue prodezze
erotiche sai che in me non possono che trovare un ammiratore... Bello anche
il finale con cui giustamente dai un po’ di soddisfazione anche al pubblico
gay di oggi: nei miti greci le storie omosessuali finiscono tutte male, senza
contare che di solito uno dei due innamorati è sempre un ragazzetto imberbe. E non è l’unica tua creazione
che ho letto recentemente. Ho apprezzato molto Analisi logica con la sua ironia e la tematica insolita… Ho
scoperto per caso anche il racconto a quattro mani ‘Castello in fiamme’,
molto delicato e coinvolgente. Sarei curioso di sapere come è nato: è una
storia vera? … Devo confessare che mi sono rivisto in entrambi questi
racconti, ho rivissuto emozioni, paure e stralci di esperienze della mia
vita, percorsi esistenziali di scoperta di sé che credo siano comuni a tanti
di noi. In fondo la vera arte non è quella che sa riprodurre esperienze e
sentimenti universali in cui ogni uomo si può riconoscere? I finali sono
entrambi in sospeso, lasciano immaginare tante cose e ti fanno rimanere con
la curiosità, quasi con la voglia di leggere un seguito, di immedesimarsi
anche in un lieto fine a lungo termine, una bella storia d’amore che possa
esistere almeno nei racconti di fantasia. |
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Max Thomas Ho letto con piacere
"Crocevia", è stato bello rivedere Testapelata e Felipe, il
racconto era molto bello e scorrevole, peccato che sia solo un racconto
breve. "La fine del comandante
Caber" mi è piaciuto tantissimo, un bel racconto pieno di azione e
perversione, be´ non scrivi racconti per educande. |
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Moira Ho letto I quattro re, la trama mi è piaciuta però se posso farti una critica
costruttiva da lettrice gli eventi si sono susseguiti molto in fretta, avrei
voluto gustarmi un po' di più le varie vicende (ovviamente sono i miei gusti
personali). |
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Leonardo Il tuo ultimo racconto mi è piaciuto tantissimo.
Forse perché mi ricorda delle situazioni vissute ed altre che avrei voluto
sperimentare. (su Estate) |
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Maurizio Complimenti per i bellissimi
racconti.... |
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Milly Di recente ho scoperto il suo sito,
ho letto quasi tutti i suoi racconti, dato una sbirciata alle foto che vi
sono pubblicate e apprezzato davvero molto il suo modo di scrivere. A parte qualche storia un po' troppo
violenta per i miei gusti, sono stata "rapita" dai suoi personaggi,
reali, "tangibili", sia quelli delle storie italiane che di quelle
ambientate all'estero, sia di quelli contemporanei che di quelle ambientate
nel passato o nel futuro. Soprattutto recentemente, dopo un non
grave incidente che mi ha dato un po' di tempo per leggere, ho
"approfittato" della sua pagina dove ho trovato compagnia, qualche
volta tristezza, qualche volta un sorriso o addirittura una risata (ho riso
tanto leggendo "Il bacio di Giuda"). Volevo comunque ringraziarla per aver voluto condividere ciò che ha scritto. |
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Max Thomas Il falcone di Federigo.
Un racconto breve la cui lettura ho trovato molto scorrevole. Una storia agrodolce che mi ha
conquistato con la sua semplicità e leggerezza Rapimento.
Un racconto che ti rapisce nelle sua trama. Una storia ben strutturata
che mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. |
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Max Thomas Visto che sono riuscito a mettere la
mani sul PC, un po' di opinioni. Il risveglio.
Bellissima trasposizione molto divertente e calda. avrei sperato in racconto
più lungo, ma sono sicuro che i protagonisti si stanno dando da fare. Manifestazione
non autorizzata. Storia molto cruda, ma molto bella e
romantica. Sto vedendo che il ciclo della guerriglia si va arricchendo di
racconti uno più bello dell’altro. Sindrome di
Stoccolma, bella storia molto romantica,
grazie per averla messa sul sito. Partita a
quattro. Bella storia, sta uscendo il porcello che è in
te. Be' sapevo che non eri un santo (dai
tuoi racconti), ma in questa storia stai sfondando ogni tabù. Xander.
Anche qui continui a sfondare i tabù. Un bel quadretto familiare,
storia intrigante, e moltooo piccante. Gita scolastica.
Oddio i miei insegnanti, perché erano indietro del programma, ci hanno
vietato la gita di 5 giorni, poteva essere veramente piccante se beccavo lo
stesso autista. Aromi di Provenza. Storia molto lunga, avvincente e
romantica. Spero di ritrovare i protagonisti nel ciclo d'oltremare. Terapia. Tra
quelli che ho letto ultimamente è quello meno bello, confronto agli altri,
per esempio l'incontro con i motociclisti poteva essere approfondito meglio.
ma il finale era veramente piccante e romantico. |
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Luca Qualche anno fa ho comprato il
tuo I QUATTRO RE e si può dire che è stato un colpo di fulmine. Certo le
scene "calde" sono quelle che stuzzicano ed alimentano la curiosità
ma poi ho letto anche tutti gli altri racconti e la conferma è arrivata: il
modo in cui racconti gli alti e bassi della vita dei personaggi merita non
solo la lode. Perché toccano il cuore. Grazie per quello che scrivi. |
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Loran ho appena finito di leggere gli ultimi due racconti del ciclo di Rod ed Herman, che dire oltre al fatto che ho le mutande umide ti rinnovo i complimenti per la tua bravura nel narrare riesci a far diventare eccitante e avvincente anche la violenza che potrebbe essere disturbante a tal punto che mi piacerebbe passare una serata con quei due anche se poi non so se riuscirei a sopravvivere |
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Marcello sono talmente dentro a certi tuoi racconti, che li prendo come pillole calmanti di tanto in tanto... oggi mi sono riletto per l'ennesima volta il racconto del boss salvatore lo scimmione e il poliziotto patrick… non ce la posso fare, devo essere malato davvero. Mi sono svegliato per leggerlo, se ti rende l'idea... |
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Max Thomas Commenti in viaggio: 1) NUDO MASCHILE SDRAIATO 2) I BORDELLI DIDAMASCO 3) LA STAGIONE DAGLI O'HORA 4) UN ORDINE PER ROCCANOVA 5) MASCHIO ALFA Good Jobs |
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Solemario Caro Ferdinando, ti volevo ringraziare per il meraviglioso racconto/romanzo. Uno stile narrativo perfetto, bei dialoghi e trama avvincente. Atmosfere dark sapientemente mixate con romanticismo e sesso. Il mio mix preferito. Me lo sono goduto tutto di un fiato per poi rileggerlo con calma una seconda e una terza volta. (su Nudo
maschile sdraiato) |
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Giovanna CAPOLAVORO!!!! Sarà pure stato fetente, sto fetente, ma ti ha spremuto per bene... Ne sono proprio felice… Fila che è una goduria. (su
Nudo maschile sdraiato) |
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Alberto Ho appena finito di leggere il nuovo racconto "Nudo maschile sdraiato" e volevo farti i complimenti sia per la scorrevolezza della scrittura sia per l'avvincente trama con le sue atmosfere noir. Bravo!! Continua così. |
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Rossana Nudo maschile sdraiato ti è venuto proprio bene ed è stata una piacevole lettura. Un giallo erotico che ha tutto il diritto di essere un romanzo, con lunghi dialoghi che ti invidio e che, a seconda delle situazioni, riescono a far sorridere e anche a commuovere, ma non mancano di lasciare il lettore con il fiato sospeso annerendo i passaggi più foschi, con pennellate decise e marcate. |
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Amadeo Quanto alla scrittura, non tua ma di Francesco Neri, fagli tanti complimenti da parte mia per Grand Tour: un piccolo capolavoro. Mi piace molto la finezza psicologica con cui hai seguito la scoperta dell'omosessualità di un uomo dell'epoca portandola avanti di pari passo con la sua scoperta del mondo e delle sue meraviglie. Ti sei ispirato a qualche scrittore in particolare nella presentazione delle tappe del Grand Tour? Le orge di Siwa mi han lasciato leggermente perplesso: le hai riprese da qualche notizia storica reale o sono frutto di tua invenzione... cioè di Ferdinando, di pornografica memoria? Ho seguito con ansia il percorso interiore ed esteriore di Roger, vissuto e sospirato con lui, curioso di vedere il coronamento finale, che aspettavo con ansia fin dalla meravigliosa scena in cui Bruce si denudava sotto la pioggia. Finale un po' scontato (questo devo dirtelo: forse avresti potuto renderlo meno prevedibile complicando un po' le cose prima), ma inevitabile in un racconto del genere: ci sarei rimasto malissimo se fosse finito in qualsiasi altro modo. Bellissimo! Solo un dubbio mi è rimasto: non mi è chiarissima l'ambiguità del rapporto tra Bruce e Lionel. Complimenti invece a Ferdinando per I bordelli di Damasco: bella l'ambientazione e molto stuzzicante la storia, mi ha anche rievocato un paio di fantasie giovanili personali che sarebbe stato meglio dimenticare... . E' sviluppata con quell'erotismo essenziale ma coinvolgente di cui solo tu sei capace. Però, restando in tema Ciclo d'Oltremare, io sono impaziente di leggere il nuovo romanzo, il seguito de La Conquista. Quando avremo il piacere? |
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Claudio Sono un tuo sfegatato
ammiratore, scrivi da dio, hai una grande padronanza della lingua, sai
come condurre il lettore attraverso le emozioni che crei, lo sai tenere in
sospeso... Non sono mai stato di "picaglia tenera" come si dice
dalle mie parti ma più di una volta leggendoti mi sono commosso fino alle
lacrime. E' molto tempo che penso di scriverti ma finora non mi ero mai
deciso. Finché la notte scorsa ho fatto le ore piccole leggendo "Un
progetto individuale", a mio parere il tuo racconto più bello. Colpito e affondato! |
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Moira E ho passato due giorni interi
a leggere due dei tuoi romanzi: Attraverso
il fuoco e La promessa. Del
primo purtroppo ricordo poco, visto che data la situazione dovevo leggerlo di
fretta se volevo passare l'esame, ma di quel che ricordo mi è piaciuto molto.
Per quanto riguarda La promessa,
l'ho riletto tre volte. Mi ha davvero rapita, mi sono affezionata tantissimo
a Felipe e a Michel, tanto che commentavo ad alta voce le scelte sbagliate di
Felipe del tipo "ma come no?? Ma seguilo razza di idiota, non puoi
lasciarlo andare così", o capivo il dolore del protagonista quando
pensava di aver perso per sempre il suo amato.. Insomma mi hai fatto (posso
darti del tu?) rivivere l'emozione di essere catapultati nelle avventure di
un personaggio e di viverle come proprie. Ho cercato molto uno scrittore del
genere che oltre alle scene di sesso sapesse descrivere anche i sentimenti,
sul web è una cosa rara da trovare, ci sono portate di più le donne da quanto
ho visto. Ma grazie a te mi sono ricreduta. Le trame sono avvincenti e
tengono il lettore con il fiato sospeso ed è una caratteristica che
personalmente amo molto. |
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Marcello SSSSIIII! si! si! siii! Bene davvero! Stavolta hai
fatto centro come al solito ma molto molto meglio! Mi è piaciuto moltissimo
questo episodio della vita di Herman e Rod e il gorgo di annullamento di una
persona, che poi rispecchia il gorgo di annullamento umano in cui si
precipita quando si fanno certe scelte criminali... mi è piaciuto perché
finalmente hai dato a Rod l'opportunità di essere una persona
"normale" e non una semplice macchina da sesso con tendenze
necrofile. La sua "normalità" per me è stata il cedere senza poter
opporre alcuna volontà a uno sguardo e a un maschio che simboleggia forza e
potere e lo incarna pure... Forse noi tutti abbiamo questo imprinting e
maschio è solo un uomo forzuto, peloso, cazzuto e dotato sessualmente, niente
baci ma solo inculate feroci e rabbia da sfogare? Mi viene da pensare che
nelle immagini del gorgo di Rod e del camorrista, la rabbia del secondo era
dovuta al sorgere di un sentimento di amore per un maschio e la
consapevolezza di avere sentimenti non solo trucidi ma anche di profondo
interesse per l'altro e... forse forse anche di voler provare quello che
tanti uomini deridono, ma nel deridere c'è sempre una punta nascosta di
desiderio... In fondo Angelo della serie napoletana voleva un bel cazzo in
culo e lo voleva da un bel maschio come Antonio, ma poi avrebbe (come ha
fatto, dopotutto) ammazzato il testimone del suo godimento, perché un vero
maschio è come quello della pubblicità di anni fa... non deve chiedere mai e
farsi chiavare mai. L'altra cosa che mi è piaciuta
del racconto è stata il vedere di nuovo in azione autonoma la persona che ha
iniziato la saga: Herman. Dopotutto il personaggio principale era lui: certo
Rod si è affacciato subito, ma dava l'impressione di un personaggio di
passaggio a cui fare riferimento solo per delle scopate porche e piene di
liquidi. Anche l'evoluzione del rapporto col capo da parte di entrambi mi fa
pensare o immaginare una svolta sia all'interno dell'organizzazione della
Signora, sia a uno sputtanamento e risucchiamento in un gorgo di lussuria
quel povero represso di Colton. Dopotutto è davvero un povero coglione che
usa il potere come maschera e stampella delle sue debolezze... Che dirti
ancora (a parte che questo cazzo di sistema yahoo mi ha rotto i coglioni che
mi cambia sempre i caratteri)? Grazie per il tuo lavoro indefesso, non
abbandonare adesso, non fartela addosso, non cadere in un fosso ma vai avanti
a più non posso! |
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Amadeo (su La conquista) Sono stato spietato, quindi,
se vuoi risparmiarti opinioni non richieste, non continuare a leggere. L’ho letta tutto di un fiato in meno di tre pomeriggi, nel corso
dei quali mi era passata la voglia di uscire pur di continuare a leggere. Per
evitare le sofferenze inflittemi da Mauro, ho preferito aspettare che
pubblicassi tutto e poi leggere di seguito. La trama è molto coinvolgente e per questo ti faccio i
complimenti. Anche i personaggi sono ben costruiti, la loro caratterizzazione
emerge gradualmente mentre il lettore li segue nel corso delle loro vicende
personali e della loro crescita, senza il filtro di commenti o giudizi
esterni da parte del narratore. Sono peraltro caratteri in cui è facile
immedesimarsi, alle cui passioni –più o meno nobili che siano, a seconda dei
casi- è facile sentirsi vicini, il che stimola la curiosità e la voglia di
proseguire nella lettura. Siccome sono bastardo dentro, ti faccio notare anche quelle che,
secondo me, sono un paio di piccole pecche. Leggo tra i commenti nel forum che il difetto del
romanzo sarebbe di non essere finito e in parte sono d’accordo. Ma non solo nel
senso che il finale rimane in sospeso. Anche lo stile di scrittura dà un po’
un senso di non finito, di canovaccio non sviluppato del tutto. La narrazione
a volte è un po’ sommaria e cronachistica, riporta in forma sintetica e
asettica gli sviluppi degli eventi come se fossero inquadrati da lontano, da
un punto di vista esterno, un po’ indefinito. A volte nel corso di questo
flusso narrativo in cui la storia è sorvolata dall’alto, sembri zoomare su
singole scene, che spesso -non sempre ma il più delle volte- sono le scene
erotiche. Non voglio dire che queste ultime non mi siano piaciute, anzi, come
sempre sei un maestro nel costruirle, solo che ne hai inserite veramente
tante e spesso simili tra loro, a discapito di scene di altro tipo che, a mio
avviso, se fossero state anch’esse maggiormente sviluppate, avrebbero potuto
valorizzare ancora di più un bel romanzo di ambientazione storica come
questo. Mi riferisco ad esempio ad alcune battaglie, alla morte del padre di
Denis, o di re Baldovino, che mi sarebbe piaciuto leggere in forma più
estesa, o alle descrizioni di questi luoghi esotici, su cui ti soffermi un
po’ solo nell’ultimo capitolo. Ovviamente è una scelta di stile pienamente
rispettabile, che magari rende anche più scorrevole la lettura. A me però resta
la sensazione di un canovaccio che avrebbe potuto essere sviluppato ancora un
altro po’. Ovviamente è solo un’opinione. In secondo luogo, non voglio fare il puritano, ma a volte ho
avuto ho avuto anche la sensazione che tutto questo bel sesso andasse un po’
oltre le fisiologiche esigenze della trama, rischiando di far passare in
secondo piano i sentimenti dei personaggi, soprattutto le loro sofferenze,
che a volte parevano vissute con eccessiva freddezza, o i conflitti
interiori, che parevano risolversi con relativa facilità. Mi riferisco a
Denis quando scopre i ripetuti tradimenti dell’amato, a Ferdinando dopo la
perdita del suo primo amore o a Guillaume dopo che ha perso tutti i compagni,
incluso il suo amante, nella caduta di Jibrin. Una nuova scopata e si va
avanti. Ma probabilmente sono io che avrei una passione morbosa per il pathos
melodrammatico. Del resto, autocontrollo e una sensibilità apparentemente
scarsa o sapientemente repressa sono caratteristiche perfettamente coerenti
con i personaggi in questione: guerrieri duri, immersi in una realtà cruda e
abituati a confrontarsi con la morte ogni giorno. Nel caratterizzarli sei
stato molto bravo e coerente. A questo proposito c’è una storia, più delicata, per quanto
secondaria, a cui mi sono appassionato, per strano che possa sembrare in un
romanzo di questo genere: il rapporto tra Denis e Maria. Mi è piaciuto molto
il modo in cui hai saputo descrivere la vita coniugale in un matrimonio
combinato dell’epoca e quello che doveva rappresentare per un marito che
preferiva amori diversi, allora non leciti. L’ho trovato molto verosimile. Mi
sono chiesto fino all’ultimo se tra i due sposi non avrebbe finito per
costruirsi una qualche forma di amicizia o di sincerità. Forse hai in serbo
ulteriori sviluppi per il seguito? Mi limito a segnalarti il potenziale
interesse che potrebbe suscitare una storyline di questo tipo, soprattutto in
un romanzo che per sua natura è incentrato quasi soltanto su personaggi
maschili. Ti faccio invece i complimenti per la ricostruzione storica. Sei bravo a fare immedesimare il lettore in quell’epoca senza scadere in pedanterie erudite. Hai saputo ricreare quella realtà al di là della facciata di puritanesimo che ci consegnano troppo spesso i libri di storia, restituirne anche gli aspetti più cruenti, tutt’altro che insoliti all’epoca, e volgere anche il tuo occhio indiscreto verso la pratica dell’omosessualità che, pur in segreto, doveva essere ben viva a dispetto di tutte le sanzioni religiose. Certo, tutta questa concentrazione di omosessuali sempre arrapati, e tutti in relazioni incrociate tra loro (le Naked Swords nell’esercito franco di Terra Santa ) sfida un po’ la verosimiglianza storica, ma è inevitabile in un romanzo del genere, il cui fascino sta proprio nel proiettare le fantasie voyeuristiche di noi impenitenti porcellini moderni su uno sfondo storico tanto affascinante. Se nei racconti e romanzi successivi ti soffermassi ancora un pochino di più su questo sfondo, a mio avviso, il prodotto riuscirebbe ancora più pregevole. Perché ovviamente la mia personale risposta alla tua domanda, per quello che può contare, è che DEVI assolutamente continuare, perché ne vale la pena: il ciclo è bello, avvincente e scorrevole, l’ambientazione ben costruita, io e tanti altri lettori ci siamo affezionati ai personaggi, siamo curiosi e vogliamo il seguito. |
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Marcello Mi è piaciuta la saga
d'oltremare anche se in alcuni punti non capivo dove cazzo stavi ambientando
le vicende, in quanto certi nomi mi son sembrati rimandare a luoghi completamente
distanti e incompatibili col susseguirsi dei fatti... ma tant'è, lascio la
libertà allo scrittore di far andare e venire i personaggi da dove meglio
crede. Però l'insieme della storia
davvero mi è piaciuta, per l'intreccio con i diversi piani della storia
europea in medio oriente, tra templari, avventurieri, idealisti, esaltati,
delinquenti in cerca di una nuova verginità e semplici comparse. Se devi
dirtela tutta, il personaggio che mi ha affascinato di più è stato
Ferdinando, il tuo alteregomonimo così differente fisicamente ma
interiormente corrispondente... Se in un primo tempo mi dava fastidio il suo
sadismo nei confronti dei vinti, la storia che si è evoluta col brigante mi
ha veramente fatto ringraziare la tua mano, la tua testa e i tuoi sentimenti
di scrittore. Qui hai descritto in maniera magistrale un sentimento
potentissimo e pure un aspetto che ritengo di fondamentale importanza, il
nostro bisogno (ma forse non di tutti) di trovarci davanti un vero uomo, che
non si lascia piegare, che sopporta sofferenze e umiliazioni, ma che trova
nel rapporto di conoscenza ravvicinato e forzato la scintilla che lo spinge a
fare altro da quello che si prospettava o immaginava. Io l'ho trovato davvero
eccitante, bello, commovente, umano e romantico allo stesso tempo. Anche Denis lo hai descritto e
caratterizzato come uomo tutto d'un pezzo, di profondi ideali, umiltà,
coraggio e perdente in amore, perché davvero credo che sia così alla fine,
per quelli che non cercano solo il cazzo o il culo, ma una persona intera...
Ho davvero apprezzato la soluzione del suo matrimonio e la sua
condotta, la sua sensibilità nei confronti di una donna ferita, lui che era
un uomo ferito come lei, usati entrambi per scopi meramente scoperecci. Ma vengo ora al tipo di racconti
che mi aspettavo, il prosieguo delle avventure dei due maiali 007. Mi piace
molto l'ambientazione dei racconti e le soluzioni che di volta in volta
tirano fuori dai casini i due personaggi (anche se a dire il vero mi
aspettavo già il ruolo di spalla di Rod nei casi complicati) e moltissimo mi
piacciono i personaggi di contorno, come nel racconto che stai costruendo
ultimamente. La sfida con le puttane è geniale e ricalca benissimo le storie
di tanti etero che vorrebbero provare il cazzo dell'amico con cui condividono
avventure femminili, ma in fondo vorrebbero conoscere in senso biblico e
bibliografico traccaniano gli aspetti nascosti dei loro più cari amici
"maschi". Se devo farti i complimenti,
però, te li faccio principalmente per la storia con Colton: geniale,
sensuale, arrapante, divertente e ironica. Mi piace il fatto che Rod vada in
bianco, questo fa presagire un momento di totale sprofondamento nei sensi di
entrambi, quando verrà il momento.. e verrà! Forse dimentico altri racconti
recenti, ma mi sono restati questi citati... oltre al fatto che mi sono letto
diverse volte il ciclo delle carte, il ciclo napoletano, la storia di un
pornodivo..... |