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Gianpaolo ho terminato la lettura de: "La
stirpe di Musum", semplicemente bellissimo gli intrecci fra i personaggi molto
realistici e molto ben pensati e raccontati. sono ancora sorpreso per la dovizia
dei nomi dei protagonisti, notevoli i personaggi immortali uomo/animale, di
primo piano gli indovini e i paesaggi. complimenti per il lungo lavoro, ma
sono sicuro che siano stati molti i lettori che abbiano seguito passo passo l'uscita delle puntate. |
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Marcello Mentre leggevo il romanzo La caserma
mi ha preso la voglia di restare in tema
mitteleuropeo e ho riletto la saga dei racconti viennesi, Mi piace
molto questo tuo mischiare il pepe della suspance
nelle vicende di questi personaggi, dove erotismo, attrazione, dubbi personali e
sentimenti contrapposti rendono più godibile e veritiero l'insieme. Come sempre la messa in scena dei
vari personaggi che poi finiscono per formare una coppia lo trovo
davvero molto ben studiato e godibile, visti quelli che poi possiamo
definire "lieto fine": è per me una forma di giustizia che mi fa sempre
sperare di avere un seguito...in uno o più racconti a venire. Però devo darti un consiglio: vista
l'ambientazione e i personaggi dovresti evitare di mettere foto o
collage di questi tempi. Io ci avrei visto qualche foto erotica in
bianco e nero, sai di quei fotografi ottocenteschi che ripre ndevano uomini e ragazzi nudi in varie pose.. Alcune facce erano
davvero azzeccate, prese da qualche dipinto, ma io ci vedrei sempre immagini
a corollario legate ai tempi del racconto. Ma quest'ultima considerazione non
intacca l'ammirazione per la tua scrittura, la fantasia e lo studio,
si capisce, che ci profondi nel costruire le tue meravigliose storie. |
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Ema Un'altra serie dei tuoi racconti si è
conclusa e come sempre è stato un viaggio meraviglioso purtroppo non sono riuscito a leggere
in modo fluido e costante come avrei voluto e nonostante questo sono comunque
riuscito a mantenere il filo dei racconti, non ho lasciato nulla indietro, ne
smarrito il punto o dimenticato i giusti riferimenti, un ulteriore segno di
quanto magnifici ed eccitanti sono le tue opere questi tanti brevi racconti quasi a
episodi autoconclusivi, sono stati meno impegnativi eppure ho ricevuto grandi
emozioni devo inoltre aggiungere che leggere
le avventure dei tuoi personaggi, mi hanno dato spunti e coraggio per le mie
questioni personali, aiutandomi in quel che ho dovuto e voluto affrontare e
quindi ti ringrazio moltissimo ora mi sono preso una pausa dalle
letture (troppe notti insonni passate col cellulare acceso, occhi spalancati
e mani occupate, perciò poco riposanti), ma non vedo l'ora di riprendermi da
questo periodo per ricominciare ... ogni sera c'è sempre una grande
tentazione non resta che complimentarmi con te
per l'ennesima volta e poi sono sicuro che un giorno rileggerò tutto da capo |
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Ema Un anno di lettura, un anno di
avventura, un anno di un susseguirsi di emozioni che notte dopo notte
portavano a un continuo sali scendi di piacere e dolore |
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Gianpaolo Sicuramente la bellezza delle Langhe
apre la mente, ma sul racconto non saprei che complimenti farti, un
unico pensiero: "STREPITOSO" Praticamente oscura il già bellissimo
racconto giapponese |
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Angelo Vedo che sei un uomo di parola: il
racconto è già pronto sul sito, per i lettori, come da promessa. Racconto la
cui ambientazione in Giappone colpisce, così come colpisce la struttura fisica
dell’uomo nato da uno stupro che lo fa sangue misto, e, ancora, racconto che
è che è assai piacevole da leggersi. (su La casa di Muenzaka) |
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Marcello Il primo racconto è un capolavoro
concentrato di storia, eros, amore, misteriosa e profonda cultura uniti a
un bisogno di "pareggio karmico" come mi piace chiamarlo... Il secondo mi ha colpito per la
profonda umanità e sincerità dei personaggi e mi ha fatto un immenso
piacere vederne la soluzione che da una storia d'amore ci si aspetta,
almeno nella fantasia. Grazie per la tua voglia di scrivere
e per lo studio che è alla base di tutte le tue storie. (su Il bastardo e il bandito e La
casa di Muenzaka) |
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Nebulo “Sei al centro della mia vita!”. Una conclusione bellissima per un
racconto pieno di fascino e di intimità, che ci trasporta lontano, in terre
così seducenti e così diverse… Bello! Grazie! (su La casa di Muenzaka) |
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Gianpaolo l'ultimo racconto che hai messo su Ottocento
è semplicemente strepitoso una bellissima storia che è solo
sfiorata dalla descrizione dei rapporti sessuali, piena di: umanità, empatia, dolore,
con un finale che restituisce la serenità alla persona che è stata bistrattata dall'ingordigia
umana. letto tutto d'un fiato, grazie (Su Il bastardo e il bandito) |
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Angelo Che dire… Bello …bravo nel gestire
l’accadere dei fatti e la dinamica delle emozioni dei personaggi e bravo
anche nel padroneggiare le emozioni del lettore in corso d’opera (soprattutto
nel lieto fine, non sempre di facile gestione). |
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Marcello Mi è piaciuto il contrasto
evidenziato nella descrizione dei prigionieri spagnoli, sia nelle scene iniziali
dell'interrogatorio da parte dei turchi e come poi si è meglio definito nei
discorsi tra i due personaggi del racconto. Questi sono passati da una
reciproca ammirazione incentrata sul coraggio e la combattività dimostrati in
battaglia ad una attrazione più fisica (che già ognuno viveva a suo modo
palese o meno) grazie al condividere un'esperienza di prigionia, violenze e
dubbi sul proprio futuro. Devo dire che ho trovato meno scontato o banale
l'approccio scopereccio e ho apprezzato il loro parlarsi in quanto io credo
che nel sesso come nell'amore sia molto più erotico il dire, soprattutto le
porcate, che un meccanico stantuffare o essere stantuffati. Anche se tutto
serve... (Su Il sogno di una vita) |
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Giuliano Mi sono appena gustato Ferraris e la
mummia. Probabilmente lo avevo già letto, ti seguo da sempre, ma non me lo
ricordavo. Inutile farti i complimenti, sono sempre storie molto godibili, le
tue. Ma... se trasferiscono Ferraris...
Michele che fine fa? |
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Emanuele Ho completato la lettura dei racconti
fantasy e sono stati magnifici… Molto belli i loro legami che si rafforzano e
maturano, senza diventare pesanti; inoltre quando sembrava essere giunti alla
conclusione ecco che arriva un ultimo atto e quindi si prosegue oltre. Non mi resta che continuare, tanto
sono sicuro che non ne rimarrò mai deluso |
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Giuliano Complimenti per l'ultimo racconto
pubblicato. Davvero bello, come sempre erotico e ben scritto. A quando una nuova avventura dell'ispettore
Ferraris? Grazie per il tuo sito, un saluto. (su Naufragio) |
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Fabio Grazie per l’ultimo racconto che ci
hai regalato. Il sito ormai rappresenta un punto certo per me. Sono anni che
leggo i tuoi racconti. Bella l’ambientazione tra i pirati. Grazie ancora. (su Naufragio) |
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Filippo Sono capitato casualmente sul sito.
Ho letto Cinquanta e una notte. E ho apprezzato molto. Mi era capitato di
leggere in altri siti dei racconti dello stesso genere, ma devo dire che
la qualità dei tuoi testi è decisamente superiore. Sai costruire
una struttura narrativa e caratterizzare i personaggi.
Soprattutto eviti il rischio della ripetitività grazie al fatto che
descrivi sì i dettagli erotici del rapporto sessuale (e su questi non si
può inventare molto) ma li colleghi a personaggi che hanno una
loro storia e una loro dimensione psicologica, emotiva. Infine c'è un
riuscito equilibrio tra passi abbastanza forti, dove si arriva
anche alla crudeltà, e la gratificazione dei sensi e la scelta
del lieto fine. E quest'ultimo ci vuole davvero perché fa parte
integrante del pensiero, delle idee, che vuole trasmettere il racconto. |
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Emanuele è la prima volta che rispondo allo scrittore
di simili letture e ci ho messo un po' a trovare il coraggio di farlo, ma non
potevo farne a meno in quanto sono rimasto stregato dai MITI DI CERNUNNOS e
dovevo per forza scriverti per elogiarti e ringraziarti di questi fantastici
racconti avevo trovato il link del suo sito su
un altro racconto che avevo letto, ero rimasto sorpreso che un lettore si
firmasse in questo modo, ma il racconto mi era piaciuto molto e dovevo per
forza conoscerne di più, alla fine la curiosità ha preso il sopravvento sulla
paura di eventuali malware dopo aver spulciato un po' qua e là
il sito, ho dato un'occhiata alla lista delle tue scritture, ero sbalordito
da quanto fosse grande; ovviamente, seguendo la mia natura da nerd, subito mi
sono saltati all'occhio i miti di Cernunnos
(inutile spiegare la risonanza che istintivamente ho sentito con Cenarius di Warcraft III e con
le Nebbie di Avalon) |
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Nebulo E così è finito anche il girotondo a
Vienna. Un vero girotondo di personaggi che
si scoprono, e lentamente si rivelano, con le loro incertezze e i loro
desideri. Grazie degli scritti e, anche, per
gli abbondanti “lieto fine” (ne abbiamo bisogno in questi giorni). Sorrido un po’ a leggere di una
probabile crisi depressiva… però capisco sempre la necessità di scongiurarla. E allora scrivo i miei compimenti e
auguri per le prossime fatiche letterarie. Un abbraccio grande |
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Riccardo Ciao, sono Riccardo da Villafranca di
Verona... Mi avevi messo nei tuoi racconti anni
fa... Ti volevo fare i complimenti per gli
ultimi tuoi racconti Viennesi! |
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MarcoR Ho da poco finito di leggere l'ultimo
racconto di Girotondo viennese. Magnifico! Seguo da anni il tuo sito e
leggo sempre con passione i tuoi romanzi, tutti, ma solo ora mi sono
deciso a scriverti, per farti i complimenti , per ringraziarti e per
scongiurare una crisi depressiva. ;-) e per chiedere di non smettere mai. |
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Gianpaolo ti scrivo i miei complimenti per
Girotondo Viennese, non perchè ci hai minacciato di non farti più leggere, ma perché
aspettavo la sua conclusione Bellissimo per le atmosfere
ottocentesche, bellissimi i personaggi, anche quelli che compaiono solo nella loro puntata, ci
hai proiettato in un mondo elegante dove anche i più fortunati, hanno in qualche
modo provato delle sofferenze. mi è piaciuto tantissimo. |
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Ramon Volevo congratularmi per il bel ciclo
del Girotondo Viennese che ho letto e rileggeró con
vero piacere dopo aver letto e riletto il Ciclo d'Oltremare che mi piace
tantissimo, come la cittá di Vienna che amo
particolarmente. Spero di leggere presto anche qualche tuo nuovo racconto. |
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Marcello Ho aspettato la fine del ciclo per
farmi sentire, anche se avevo già capito dal primo
racconto che mi trovavo davanti a un lavoro che ho subito definito
"più maturo". Maturo più, acerbo meno, perché l'età avanza per lo scrivente
e per il leggente e anche la passione (che non è vero cali con
l'avanzare dell'età) ha meno fretta e si gode i passaggi tra il non detto
e il desiderato, tra la passione carnale sentita dentro ma appena
accennata e la porcografia... Belli i personaggi e le storie, mi piace
scoprire due famosi artisti coinvolti in una storia gay: chiaramente io
immagino sia solo fantasia tua, non ho mai cercato di sapere con chi
scopava Klimt o Schiele e neppure mi interessa, l'importante è solo la
loro Arte che ancora ci possiamo godere. Mi son subito reso conto che stavi
già accoppiando i personaggi con una certa maestria da combinatore di
matrimoni, ma questo non mi ha disturbato, anzi mi ha fatto piacere:
dopotutto si può almeno con la fantasia rendere più facili e
profondi i rapporti tra uomini? Visto che la realtà è tutt'altra cosa... |
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Gianni Caro Autore, |
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Nebulo Wien, Wien, nur du allein, Sollst stets die Stadt meiner
Träume sein! Quando ho letto l’annuncio del
racconto inserito in un nuovo ciclo “Girotondo viennese” il mio pensiero è
corso subito alla Vienna città da me prediletta negli anni “molto” passati. La bella vecchia signora, un po’
imbellettata, ma sempre dignitosa e imperiale, è stata per me luogo di
incontri culturali, di tanta bellezza musicale, e di tanti incontri
interessanti negli anni più giovanili. Pomeriggi di gelo in cui ci si andava
a rifugiare (e a… riscaldare) nella Römer Sauna di Passauer Platz, o le sere
estive dove si andava concludere la serata tra i cespugli di Rathaus Platz in cerca di
avventure non si possono cancellare. Ed ora leggo i turbamenti del duca
Ruggero che vede pian piano sgretolarsi le convinzioni da “padrone delle
ferriere” e quelli di Janos che vede sorgere la possibilità di sentimenti
forse nuovi e sicuramente insperati. Bel nuovo racconto, complimenti
Ferdinando. Grazie. Adesso corro a rileggerlo perché, le
coinvolgenti scene di sesso mi faranno divertire ancora. Vienna,
Vienna, o dolce Vienna, tu Sei come un sogno di gioventù. Notti d'amor, di
voluttà, notti che il cuor più non scorderà. |
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Gianpaolo Bentornato
con i tuoi lavori, questa nuova saga è partita col botto. non
mi perderò i racconti i
mie più fervidi complimenti (su Girotondo viennese) |
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Marcello Da quando hai terminato il ciclo d'oltremare ero intenzionato a
mandarti il mio commento, ma solo ora che ho di nuovo un computer funzionante
posso ringraziarti. Hai dato il nome Attese all'ultimo romanzo, quando niente di nuovo mi sarei aspettato di
quell'interminabile saga dove tutto era già stato detto e fatto. Certo,
mancavano le rese dei conti per tutti, ma io che mi ero così affezionato ai personaggi che hai creato e descritto così
nell'intimo come nei loro corpi, che avevo paura di soffrire nella
descrizione finale. Cosa che comunque è avvenuta, perché quando i migliori salvano la
pelle e anche i loro rapporti, restano comunque così mutilati per quanto
hanno dovuto lasciare "oltremare" di affetti, amicizie, opportunità, orizzonti, che danno un carattere e un sapore amaro
a questa "fine", anche se la frase finale che non hai scritto resta
" e vissero tutti felici e contenti". Hai fatto giustizia di tanti che lo meritavano, hai reso
giustizia alla storia scritta di quei tempi inserendo persone e affetti che
ancora oggi non mi sembra possano vivere alla luce del sole, hai perfettamente delineato la storia secolare della chiesa con tutte
le sue brutture antiumane e antireligiose... e mi lasci l'amaro in bocca
perché uomini come li descrivi tu, nel fisico e nello spirito, non ce ne
sono. Ma questo è il compito dello scrivere, che fai benissimo, e rileggo di
continuo fino a che non imparo tutto a memoria. Grazie |
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Nebulo Benissimo! Hai abbattuto anche un mio pregiudizio: non so
apprezzare il genere “fantasy”. Ho abbandonato anche la lettura di scrittori, che mi avevano intrigato
con i primi romanzi, quando hanno introdotto elementi di questo genere nei
loro libri. Ma Samohrab mi ha appassionato e mi ha
costretto a leggerne, divorandole, parola per parola, fino al termine. Termine? Mah… direi che “l’ottima sistemazione per tutti e due”
potrebbe anche preludere a qualcosa d’altro. Però vedremo. Grazie per questo
racconto coinvolgente, come tanti tanti altri. |
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Fabio Molto bello il racconto fantasy Samohrab. Scorrevole, ben scritto e con la giusta dose di colpi di scena. Per il resto cosa dire… sono anni che seguo il sito e credo di
aver letto tutti i romanzi e i racconti in esso contenuti. Alcuni di essi li ho letti e riletti, ne ho amato i personaggi e
a volte i loro caratteri “rudi”. Con il tempo ho imparato ad apprezzare anche
la crudezza di alcuni romanzi (Il Circasso, fra gli altri). Bravo Ferdinando, continua a tenerci compagnia con la tua penna
felice. |
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Paolo Il romanzo è semplicemente grandioso, hai punito tutti i cattivi
e hai premiato i meritevoli, ovviamente con premi terreni i secondi, e con atroci
morti i primi. Questa volta gli intrecci dei personaggi e le giravolte delle
loro storie resteranno indimenticabili. So che un bravo non sarà sufficiente, allora
Bravo, Bravo (su Attese) |
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Gianpaolo Nei "Racconti d'Oltremare" oltre ai molti bei
personaggi, anche se alcuni hanno brillato per crudeltà, ma erano comunque
belli perché, ben raccontati e descritti nella loro perfidia, mi ha
impressionato il loro inserimento nei capitoli veri della storia, quella
realmente vissuta nel corso dei secoli e mi hai ricordato la saga di
Angelica, con tutta la pletora dei personaggi descritti legati a lei, figura
fantasiosa che ha goduto la stessa situazione dei tuoi; quindi mi
complimento anche per la ricerca storica che hai fatto per descrivere luoghi
e persone che ci hanno vissuto. Peccato che nell'ultimo capitolo, quando hai salutato i vivi e i
morti, ti sei dimenticato di Riccardo. |
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Nebulo Anche all’inferno… Le ultime parole che Solomon sussurra (io le immagino sussurrate)
sotto il caldo delle coperte sembrano dimenticare gli inferni che hanno attraversato
i protagonisti del Ciclo d’Oltremare. Inferni di tradimenti, inferni di
rivalità, inferni di violenze, inferni di meschinità. Ma, anche, hanno
attraversato paradisi di amicizie, di generosità, di onestà e di correttezza.
Mentre leggevo (a volte, divoravo) le righe de “La disfatta” mi veniva
spontaneo confrontare quei tempi, lontani solo cronologicamente, con i tempi
in cui stiamo vivendo nel trascorrere i giorni della pandemia. E così, via via, ho letto “La disfatta” quasi come un’allegoria
della nostra storia attuale. Ogni giorno assistiamo (quasi del tutto
impotenti) ai tradimenti, alle rivalità, alle violenze mediatiche, alle
meschinità di politici e scienziati, di giornalisti e tuttologi. Ma, per
fortuna, ogni tanto uno sprazzo di amicizia, generosità, onestà o correttezza
viene ad illuminare i nostri tempi. E quelle persone amiche, generose,
oneste, corrette, vorrei essere capace di seguirle “anche all’inferno”. Grazie di averci donato lo splendido affresco del Ciclo
d’Oltremare, parabola da gustare e meditare che ha accompagnato i giorni di
reclusione e di forzata sessualità solitaria. È stato un bell’aiuto,
soprattutto per alcuni, indimenticabili momenti di autoerotismo… |
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Marcello Carissimo scrittore prolifico di storie, peni e pene, mentre
leggevo e rileggevo puntata dopo puntata "La disfatta", ho voluto
rinfrescare la memoria ripartendo dall'inizio del ciclo, ripercorrendo tutte le
vicende che hanno portato a questi addii così sofferti e tremendamente
coinvolgenti. Il tuo non è stato un romanzo, ma un racconto interminabile,
coinvolgente emotivamente per le vicende dei singoli e per le ambientazioni
così crude nei loro particolari. Particolari che descrivono la crudezza della
guerra, della tortura, degli intrighi, della dualità fede e fanatismo, del
terrore seminato e propagato nelle terre d'Europa e d'oriente. Certo, è una
vicenda a tematica "uomo ama uomo" "uomo scopa uomo", ma
la complessità e l'accuratezza con cui descrivi i caratteri dei personaggi,
il lavoro, la morte e la vita, ne fanno per me una "OPERA" da non
relegare assolutamente nel cassetto nascosto della narrativa di second'ordine
o in quella dei racconti erotici da sito porno. Questa tua fatica, come le
altre che ci hai regalato nel tuo sito così ben congegnato e farcito, sono
per me, che di tanto in tanto rileggo per puro piacere tutte le storie di cui
apprezzo i personaggi e il loro carattere, qualcosa che dovrebbe varcare i
confini di questa "povera italia" e farti
conoscere a un pubblico internazionale. Non sto dicendo cazzate, però non
sono in grado di fare il traduttore, altrimenti mi proporrei immediatamente.
Grazie infinite e, ti prego, continua a scrivere anche se ricevi pochi
commenti, sempre dalle solite persone... Con ammirazione |
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Gianpaolo Buongiorno in questo fine settimana ho letto tutto "50 e
una notte" l'avevo scorso un po' qui e un po' la senza apprezzarlo particolarmente, letto tutto di seguito, grazie
alla prigionia volontaria, devo ammettere che mi è piaciuto molto, sia i racconti
che l'imbastitura che li lega uno all'altro. Io contento di averlo ripreso a tu goditi i miei
complimenti. |
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Recensioni sulla versione e-book di Il martirio di san Felipe |
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Recensioni sulla versione e-book di La maledizione |
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