Una scopata non si rifiuta mai, anche se speri proprio che non sia l’ultima, almeno per te.

- D’accordo.

Vi spogliate tutti e due. I vostri corpi sono solo ombre nel buio della notte. Tu ti sdrai sulla coperta. Mac ti afferra il culo con le mani e stringe con forza. Poi sputa sul buco, sparge la saliva ed entra, spingendo il cazzo fino in fondo con un’unica spinta decisa.

- Cazzo, Mac!

Ti ha fatto male, parecchio. Di solito Mac fa attenzione, perché sa di avere un’arma fenomenale, ma questa notte sembra non importargli niente. Non dice nulla, ma incomincia a fotterti con spinte violente, che dilatano le tue viscere e moltiplicano il dolore. Mormori:

- Merda!

Ma Mac prosegue senza preoccuparsi di te. Il suo cazzo avanza fino in fondo, scavando nel tuo culo, e poi si ritrae, in una cavalcata selvaggia che ti squassa tutto. Ripeti:

- Merda!

Mac spinge con forza, con un ritmo sempre più intenso, come se avesse fretta di venire. Molto lentamente il desiderio si risveglia anche in te e, nonostante il dolore, il cazzo ti si tende. Quando infine Mac viene dentro di te e il suo cazzo perde volume e consistenza, il dolore si attenua. Mac si gira sulla schiena, facendo girare anche te. Con una mano ti afferra i coglioni e li stringe, troppo: ti fa male.

- Mac!

Senza allentare la stretta, con l’altra mano Mac ti afferra il cazzo e con una serie di movimenti bruschi dilata il tuo piacere fino a farlo esplodere. Emetti un gemito, mentre lo sborro ti si riversa sul ventre. Solo allora Mac allenta la stretta.

Mac non ha detto nulla. Tu ti stacchi, in silenzio, ti pulisci, ti rivesti e ti stendi per dormire. Il culo ti fa un male bestiale.

Non dite nulla.

 

Il mattino dopo vi svegliate all’alba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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