L’ufficiale
interpreta (giustamente) il tuo rimanere fermo come un segno di
disponibilità. Allunga una mano e afferra cazzo e coglioni. Con il pollice stuzzica
un po’, ottenendo in fretta l’effetto desiderato. Poi si cala i pantaloni,
mettendo in mostra un bel cazzo, di colore piuttosto scuro, che sta già
mettendosi sull’attenti. Il suo sorriso è un invito e tu ripeti quello che ha
fatto lui. Il cazzo gli si tende al massimo ed è davvero un signor cazzo,
grosso, caldo e duro, che sembra pulsare nella tua stretta. Lui ti mette le
mani sui fianchi e ti gira. Il suo corpo preme contro il tuo. Pensi che
qualcuno potrebbe venire, ma in questo momento, mentre il suo cazzo si
appoggia contro il tuo culo e la sua mano destra ti stringe i coglioni e poi
sale ad accarezzarti il cazzo, non te ne potrebbe fregare di meno. Tira
leggermente indietro il culo, si inumidisce la cappella e poi ti infilza,
lentamente, dandoti il tempo per apprezzare l’avanzata di quest’arma letale.
Tu gemi, un gemito di puro piacere. Lui
incomincia a spingere, mentre la sua mano ti afferra il cazzo e prende a
muoversi in su e in giù. È un po’ brusco, ma ci sa fare: questa mano ti
trasmette brividi di piacere. Spinge con vigore, senza dare segni di
stanchezza, bene a fondo, facendoti anche un po’ male, e la sua mano stringe
con altrettanto vigore, anche quella facendoti un po’ male, ma va benissimo
così. Procede
un buon momento, poi tu senti che il piacere deborda e vieni, con un getto
abbondante che sale in alto, mentre lui viene nel tuo culo. È stato
maledettamente piacevole. Lui esce
da te, ti volta, usando solo la sinistra, e ti bacia sulla bocca: anche
questo è piacevole. Poi ti dice: - Grazie.
Se hai bisogno di me, per qualunque cosa, sono Akbar
Nam. Grazie anche per aver salvato il principe
Rama, ma guardati dal principe Pratap. Se hai bisogno di qualche cosa, sono a
tua disposizione. Così
questo è l’uomo di cui ti ha parlato Rama. Akbar ti
sorride, si pulisce la mano destra e si accovaccia. Tu ti rivesti ed esci
dalla tenda. |