Ti
avvicini all’uomo e gli dici: -
Buongiorno. -
Buongiorno a te, sahib. - Mi
offriresti da bere? Ho molta sete. - Ma tu
parli la mia lingua! Hai già
lavorato diverse volte a Bombay e conosci diverse lingue dell’India, tra cui
il marathi. - Sì, è
un po’ che sto in India. - Vieni
dentro. È più fresco. La
stanzetta è immersa nella penombra. Lui ti sorride e tu ti avvicini. Gli
prendi la testa tra le mani e lo baci delicatamente. Lui ti lascia fare e
quando la tua lingua si infila tra le sue labbra, ti stringe tra le braccia.
Ti piace stare così, tra le braccia di questo bel ragazzo, che ha un buon
odore. Dopo
averlo baciato, inizi a spogliarlo. Lui fa lo stesso con te. Muovendovi tutti
e due insieme, vi rendete a vicenda il compito più difficile, ma questo non
vi dà fastidio: ridete tutti e due, contenti. Quando infine siete entrambi
nudi, vi guardate. Quello che vedi ti piace e leggi nei suoi occhi che anche
lui è soddisfatto. - Vieni, sahib. Si stende
sul suo giaciglio e tu ti stendi sopra di lui. Vi abbracciate e vi baciate
ancora. Ora siete distesi su un fianco, l’uno contro l’altro. Lui ruota su se
stesso; ora il suo viso è di fronte alla tua arma, perfettamente tesa. La
prende in bocca e tu fai lo stesso con la sua. È
piacevole sentire l’odore della cappella e poi prenderla in bocca e
incominciare a lavorare con delicatezza. E non è certo meno piacevole sentire
le sue labbra intorno al tuo cazzo, la sua lingua che lecca. Andate
avanti così a lungo, mentre le vostre mani esplorano i vostri corpi,
accarezzano, pizzicano, stringono, scivolano sfacciate lungo il solco,
stuzzicano l’apertura segreta. Senti dentro di te la tensione salire, sempre
più forte e infine il piacere esplode nella bocca dell’uomo. Lui inghiotte e
accarezza ancora delicatamente con la lingua. Poco dopo lo senti tendersi e
ora è il suo seme a riversarsi nella tua bocca. Rimanete
un momento così, poi vi alzate. Vi abbracciate ancora e infine vi rivestite.
Un ultimo bacio e te ne vai: ormai è tardi. Tu torni
in albergo. Il padrone ti dice subito che sono venuti a cercarti i tuoi amici
e che ti hanno lasciato un biglietto: lo apri e trovi un invito a cena, per
le otto. Deve essere il contatto. |