Occhi

 

 

Torno a casa e lo trovo lì come sempre, sdraiato nudo sul letto ad aspettarmi, addormentato. Mi spoglio anch’io e lo raggiungo ma non lo sveglio, mi sdraio vicino a lui e osservo il suo viso regolare e bello, i suoi capelli biondi e gli occhi azzurrissimi sotto le palpebre chiuse, il suo corpo abbronzato completamente glabro, magro e muscoloso, invidiabile e soprattutto desiderabile e desiderato da chiunque lo veda. Sfioro lievemente il suo corpo con una mano ma non lo voglio svegliare. Bacio lievemente un capezzolo passandogli intorno con la lingua umida mentre gli accarezzo adagio anche il bellissimo e regolarissimo membro addormentato, un membro dal disegno perfetto, senza alcuna imperfezione come tutto il resto del suo corpo. Nulla: dorme, lo so. Ora lo sveglio, ho deciso, così mi avvicino ancora e gli inserisco lieve la lingua tra le labbra chiuse forzando fino ad aprire appena la sua bocca. E’ come inserire una chiave elettronica: un respiro, neppure tanto profondo, e lui come sempre apre gli occhi e mi sorride, girandosi subito verso di me per abbracciarmi: “Ciao amore, ti aspettavo” è il suo saluto. Non ho bisogno di dirgli: - Dai.. scopami… - gli do un morso sul lobo sinistro ed è il segnale, mi gira con la sua forza incredibile e me lo fa scivolare dentro d’un soffio, già lubrificatissimo si infila fino in fondo senza farmi alcun male né infastidirmi, ma il velo lubrificante viene assorbito presto dalle mucose e comincio a sentire e a godermi per bene il suo inarrestabile stantuffo. Va e viene con foga un po’ meccanica, simmetrica, mentre nelle orecchie mi sussurra dolci parole: “Caro ti voglio bene…” o “Quando mi accendi sono tutto tuo…”. o “Sono innamorato di te come il primo giorno che ti ho visto con questi occhi…”. Un po’ noioso, forse, ma devo anche ammettere la sua alta efficienza a letto, nessuno scopa come lui. Quando mi stufo: - Dai, vieni… - e subito mi sento inondare il retto dal suo liquido che si spande perdendosi sulle lenzuola. Mi piace sentire il contatto con il suo sperma abbondante. Mi giro sdraiato a pancia in su, lui mi si appoggia subito sopra  aderendo perfettamente a me ma senza pesarmi di un solo grammo, a meno che io non glielo chieda. Gli chiedo altro, invece, voglio fargli un pompino, voglio risentire in bocca il sapore piacevole del suo sperma o “del liquido” come lo chiama lui pudicamente. Mi giro su un fianco per accogliere in bocca il suo cazzo gonfio, già durissimo, ma troppo pulito, senza l’odore del sudore misto al testosterone che ti aspetteresti da quelle parti, e senza sapore se non le poche tracce della sborra appena versata nel mio culo. Mi chiede premuroso come la voglio: - Abbondante, e vieni presto… -  rispondo un po’ svogliatamente riprendendo a succhiare un po’, ma neanche troppo, fa tutto lui agitandosi avanti e indietro per scoparmi in bocca senza darmi troppo fastidio. Ecco, questo mi piace di lui, potergli dire di fare presto o di continuare per due ore, indifferentemente, felice di stare ai miei ordini, assecondando qualunque mia voglia o volontà pur di piacermi, pur di darmi piacere. Un minuto esatto ed ecco il suo gemito gentile preannunciare per tempo l’uscita della sua sborra densa e dolce che mi gusto fino in fondo come una piacevole crema. Davvero buona, è il sapore di sborra che più mi piace, dolce ma anche un po’ aspra e un poco odorosa quasi come un’essenza di legno pregiato. Di nuovo sdraiato a pancia in su e gambe larghe, gli infilo il dito medio in bocca e senza parlare capisce: scivola al mio fianco e comincia a succhiarmi il cazzo. Oh, in questo è davvero bravo, bisogna ammetterlo, lingua labbra palato denti mani massaggiano umidamente tutto il cazzo i coglioni e l’area tutt’intorno fino al culo dove sento entrare la sua lingua eppure lo sento contemporaneamente mentre succhia il glande con un vuoto pneumatico meraviglioso. Certo ci metto un po’ più del suo minuto a venire, ma così l’orgasmo è sempre molto vicino, mi piace sentire fin da subito questa sovreccitazione e concludere svelto svelto, ma non mi basta e gli chiedo già ansimando: - Dai fatti un segone voglio sentire tutta la tua sborra sul mio torace mentre godo… - Senza mai mollare la presa si gira in un lampo col suo uccello verso di me e comincia a smanettarsi. So che verrà esattamente insieme a me e questo mi eccita ancora di più e godo infatti, con un urlo strozzato, mentre sento i suoi centocinquanta centilitri esatti della sua sborra calda che mi dilava tutto il torace impiastrandomi tutti i peli in lungo e in largo dal collo fino all’inguine… Ah, mi piace così… Un cenno e di nuovo aderisce perfettamente su di me, quasi senza peso, ci incolleremo insieme se resteremo così a lungo. Ci baciamo e nella sua bocca sento gran parte della mia sborra, sa che mi piace baciarlo così e la trattiene, non la ingoia. “Ti amerò per sempre, mio caro” e io invece stavo giusto pensando a quando fra un’ora o poco più… Allontano il pensiero, ma lui forse ha intuito qualcosa, mi guarda e chiede “Va tutto bene, mio caro? Coi miei occhi ho visto un’ombra nei tuoi occhi”. Non posso dirglielo così, non me la sento, ma non so che dire. Resto zitto, so che non insisterà oltre. Ma forse ha capito, mica è scemo, in fondo. Chissà… forse davvero hanno dei sentimenti..? non sono solo parole, registrate nella loro memoria per essere pronunciate al momento più opportuno..? Non so, non voglio occuparmi di domande filosofiche, non ora e non qui e non per domandarmi se sentirò la sua mancanza quando tra poco verranno a cambiarmelo. D’altra parte non posso permettermi di tenere anche lui, me lo riacquistano a un ottimo prezzo e, se non lo restituissi, mai avrei potuto permettermi il nuovo modello di livello superiore… Un sacco di optional… un corpo favoloso… Me l’hanno fatto provare, sono stato a letto con lui per un paio d’ore ad annusare l’odore vero di uomo ormoni e sudore e davvero sembra vivo, persino respira e si muove un po’ anche quando dorme… e puoi regolare i peli per renderlo poco o mediamente o molto peloso, si regola il turgore dei muscoli e persino puoi modificarne l’età apparente in un range di oltre dieci anni (io ho scelto l’età fra trenta e quarantacinque), per non parlare delle dimensioni e della durezza del suo cazzo, mooolto variabili naturalmente, e delle diverse varietà di sborra che può produrre a tuo piacimento programmando sapore e consistenza e soprattutto quantità..! Sì, è veramente incredibile la regolazione della quantità, da quella magari scarsa normalmente prodotta da un uomo medio fino a un litro esatto in un solo orgasmo… sissì… mille centimetri cubici anche tutti in una volta…! schizzi inarrestabili che possono durare alcuni minuti e ricoprirti interamente, una cosa che mi farà impazzire, ne sono certo. E puoi chiedergli di agire con comportamenti differenti: come un amante appassionato o come un prostituto di lusso, come un amico da sedurre o come un maschio navigato, o un vergine da deviare ed allevare a tuo piacimento o persino un etero da stuprare dopo averlo legato… Per non parlare della ricchezza del linguaggio, che si adatta alla programmazione di comportamento e aspetto: non le solite frasi stereotipate..! E la varietà dell’interazione: non obbedisce, semplicemente, ma in funzione delle tue richieste introduce delle varianti, degli imprevisti, così come succede con un partner vero, fino addirittura ad arrivare a fargli assumere un carattere dominante da master e venire costretto ad andare avanti alla cieca con lui accettando il rischio, senza sapere minimamente cosa ti costringerebbe a fare… E quegli occhi, poi… ovviamente di colore e forma variabili come tu li vuoi, ma vivi, espressivi come vivi e veri… Una tecnologia davvero eccellente…  impossibile ormai fare di meglio. Certo la cosa ti lega un po’… a parte il costo davvero elevato, che mi ha costretto ad accettare un finanziamento non da poco, per questo tipo di partner l’agenzia di accoppiamento ha richiesto la firma di un contratto di convivenza di livello sub-matrimoniale, che non potrà venire sciolto prima di cinque anni se non con penali di mantenimento che non posso certo permettermi…

Mi faccio una doccia lunghissima e bollente fantasticando sul nuovo partner, voglio rimettermi in forma per bene prima del suo arrivo. Lui invece nel frattempo ha cambiato le lenzuola e rifatto il letto, preparato la tavola e infornato la cena. Esco dalla doccia e lui è lì, in attesa di ordini. Mi guarda. Forse sono io che ho la coda di paglia, ma ho l’impressione di un velo di tristezza… nei suoi occhi..?! impossibile..! “Posso esserti utile, amore?” mi chiede. Gli do le spalle lievemente imbarazzato mentre mi asciugo: - Sì, rivestiti per favore. Dovrai uscire, tra poco… - Lo tengo d’occhio nello specchio, un po’ di sottecchi. Un secondo di troppo l’attesa della sua replica di conferma: “Certo amore, poi mi dirai dove recarmi”. Si veste in pochi secondi, è pronto e torna di nuovo a prendere ordini. Non lo sopporto più, mi fa sentire in colpa, è assurdo..! ma davvero non so come poterne uscire… ah, sì: - Spegniti per favore, non ho bisogno di te ora. – Si blocca immobile così, in piedi, le braccia lasciate scivolare lungo i fianchi, ma prima di chiudere gli occhi mi fissa con una lunga occhiata che mi appare di delusione e di muto rimprovero. Mi sento a disagio, ma ora è finita, chiederò agli addetti al ritiro di spostarlo di peso fuori dalla casa, non voglio rivedere un’altra volta quello sguardo. Gli passo davanti per togliere la cena dal forno, ora finalmente è un semplice oggetto inanimato come una sedia, una mensola, un frigorifero. E non voglio sapere se è una lacrima quella che brilla luminosa come la luce di un diamante nell’angolo interno dei suoi occhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Area aperta

Storie

Gallerie

Indice

 

 

Website analytics