Forum 1

 

 

 

Riccardo3

E' più di un anno che leggo i tuoi racconti e sempre mi hai sorpreso. Anche dopo aver pensato di aver colto il tuo apice, riesci ancora a meravigliarmi con qualcosa di stupefacente, mostruoso appunto, fuori dal normale o perlomeno dall'atteso.

Avrai capito che mi è piaciuta l'Orca. Certamente per i suoi componenti, il mare, il faro, le isole. Ma lasciandomi portare dalla brezza del racconto ho anche scoperto un orizzonte nuovo, o meglio, tanto antico quanto può essere lo spirito di un uomo.

Il racconto in realtà non è da ambientarsi nell'800, specie se a tale secolo associamo una certa idea di romanticismo sociale o sentimentale che sia (l'intreccio di classi e sentimenti che solo nel secolo precedente sarebbero stati impensabili da raccontare; di quante soffitte parigine o vicoli londinesi è piena la letteratura romantica!!!). Il tuo racconto in realtà lo collocherei nell'area mitologica, dove il sentire ed il tempo assumono una realtà universale. I componenti ci sono tutti. L'isola "isolata" dal mondo, il mare quale vera ed unica reale forza  sovraumana, un gruppo di uomini resi eguali dalle medesime condizioni (operai, guerrieri o naufraghi poco importa) e i loro istinti  primordiali, quali il sesso o la mancanza di esso, la rabbia e la gioia, il piacere della fantasia (una perla le letture serali!). Hai descritto il luogo mitico e ideale del dio Eros. E come in tutte le isole mitologiche, non poteva mancare la sua pitia o musa; bellissimo il personaggio femminile di Magdalena (non ricordo altre donne dei tuoi racconti altrettanto rilevanti!), che come si addice ad una vera pitia, di poche parole ma dalla vista lunga, viene descritta con pochissimi tratti, ma con una forza incredibile.

Lo so di dirti cose che tu già ben sai e che magistralmente usi nel tuo scrivere (non me la racconti più con la tua falsa modestia), ma non posso far altro che ripetermi nel dirti che son felice di conoscerti e di leggerti.

 

 

 

L’Orca

Giovanna

 Bellissimo. L’Orca ha un fascino sottile. Forse è dato dall’ambiente così particolare, il faro, la piccola isola in mezzo al nulla, gli uomini del tutto isolati, che devono farcela con le loro sole risorse. La figura femminile che si impone senza imporsi, particolare, misteriosa, quasi archetipica. L’incapacità di parlarsi, di esprimere i propri sentimenti. Questo, più di tutto, che mi assomiglia tanto. Penso che ogni lettore possa trovarci qualcosa che lo colpisce a fondo, a seconda del suo punto più sensibile.

E’ tanto che non ti faccio i complimenti. Beh, non posso esimermi davvero.

Complimenti! Sei un grande. Non so quante volte te l’ho detto, ma credo che non

smetterò mai. Non posso.

 

 

 

 

 

Gianna

Non so più quali complimenti farti,sinceramente! In questo momento la lingua
italiana mi fa difetto....

Ho iniziato a leggere ISPETTORE FERRARIS. PUNTO E A CAPO alle ore 13 e ho
finito ora (15.15).

Magnifico!!! Bellissimo il punto in cui l'ispettore fa spogliare quel bel
fanciot di Michele e poi lo liquida.

Bella la scena dove il Ferraris si immedesima nello sceriffo e pensa di fare
sesso con Michael  (qui ho notato la somiglianza con Cadaveri non più freschi e
il Diavolo Custode...mi sbaglio?)

Devi assolutamente scrivere altri racconti o romanzi....se hai bisogno di
tenerti in forze ti preparo un bel VOV che ti da un po' di carica!

....BELLO, SCORREVOLE, TRAMA MOLTO BEN ARCHITETTATA.....non trovo altri
aggettivi, scusami.

 

 

 

Gianna

Questa mail solo per dirti che ho passato 9 bellissime serate grazie a te......
i tuoi racconti e i tuoi romanzi sono bellissimi. Si leggono tutti di un fiato.

IN MISSIONE l'ho già letto almeno tre volte (è il mio preferito anche come
genere). Arena, poi, mi ha fatto perfino commuovere come del resto ATTRAVERSO IL FUOCO dove ho proprio pianto.

Spero pubblicherai presto altri racconti perchè non ho volgia di iniziare a
leggere il solito romanzo di Ken Follet o Faletti (anche se mi piacciono
molto).

Ancora bravo!!!!!

 

 

Loran

i tuoi ultimi racconti sono come al solito
molto belli "Lampo" duro e tagliente come una spada di un samurai
bellissimi tutti e due i finali mentre "Foto di animali" trasmette un
calore e una dolcezza incredibili.

 

 

Renzo

Ho letto con vero piacere il bel racconto di federico volpe
bello, lo ripeto, linguaggio asciutto, essenziale ma anche sottile, specialmente nel descrivere la nascita e lo svilupparsi del sentimento tra i due protagonisti...

 

 

 

Renzo

Ho letto “Lampo”.
Mi ha sconvolto la durezza, la crudeltà della situazione
mi ha sconvolto la tua abilità nell'imbastire questa storia
sembra, leggendo le tue storie,
che tu abbia vissuto tutte le esperienze che descrivi
la precisione e cura che hai nel descrivere tutti i particolari
lo spessore delle situazioni...
l'abilità che hai nel non cadere mai nel banale

 

 

 

 

Riccardo3

L’ultimo treno per Toronto.

Semplicemente meraviglioso!!!!!

Grande il dialogo allo specchio, perfetto l'equilibrio tra quanto sentito e quanto rappresentato dai frammenti di dialoghi, magistrale il rapporto sessuale tra i due, dove anche i più impacciati movimenti trasudano passione. Incredibile come in uno spazio così ridotto, un breve racconto, tu abbia saputo dipingere una intera vita.

 

 

 

Loran

“Uomini e lupi” è una bellissima storia d'amore piena d'avventura sesso e
passione, mentre in “Cose mai Viste” sei riuscito a trattare l'argomento
orsi e torture con ironia e a farne un tributo ad un bravissimo artista.

 

 

Loran

Ancora una volta non ho parole per descrivere il piacere che mi danno i
tuoi racconti, in particolar modo "Una giornata di merda" è incredibile,
ironico e divertente, sensuale ed avventuroso, complimenti e grazie per
questi bei racconti.

 

 

 

Dimitrj1

Ho appena letto un tuo racconto (Dotazione naturale).
SEI UN GRANDE!!!!!!!!!
C'è una commistione di sensualità, sesso anche brutale quasi estremo ma recuperato alla intelligenza e alla libidine del ludico.
Otre al lessico e alla grammatica che è di livello indubbiamente superiore.

 

 

 

 

 

Loran

Ciao Ferdinando ho finito di leggere "Arena" e mi è piaciuto
molto, poi in questi giorni sto guardando la serie "Spartacus", e
alternare le immagine del telefilm con il tuo racconto me lo ha fatto
apprezzare in modo più intenso.

 

 

 

 

Fred

Ho letto "I 4 Re" e "Ispettore Ferraris" e mi sono piaciuti moltissimo. Così ho cercato qualche notizia su internet e ho trovato i tuoi racconti, che non sono da meno dei due romanzi pubblicati. Mi piace la tua scrittura, concisa, essenziale, senza fronzoli. Mi piacciono i personaggi, le ambientazioni e il situarli senza problemi nello spazio storico e temporale (magari non hai ancora valutato la possibilità del futuro, ma forse ci arriverai).

 

 

 

 

Loran

Complimenti 1.32 è un bellissimo racconto, dolce come un ananas maturo.

 

 

 

 

Max Thomas

Ho appena a finito di leggere "1.32" è stupendo e mi è piaciuto tantissimo!

Grazie per aver scritto il seguito di "Il piacere di uccidere - Partita mortale", l'ho travato più bello e avvincente del primo, e lo trovo anche uno dei più eccitanti che hai scritto.

Ho trovato molto belli e piacevoli da leggere "I lottatori", "Il palo" e "La palestra di boxe"

"I miti di Cernunnos" devo ammettere che mi sono accanito a leggerlo solo dalla seconda parte, in quanto mi sono sentito intrigato dalla storia. Mi sono piaciute anche le storie secondarie che coinvolgevano gli abitanti dell'isola di Cernunnos (è stata una bella idea inserire delle storie nella storia principale). Non vedo l'ora di leggere l'ultima parte.

"Omaggio a Camilleri"

Pure tu nun aie resistìt a' tentaziòn  e' scrivèr nu' cunto 'ncoppa Salvo Montalbano.

Chi nun ha fantasticàt 'ncoppa Salvo, e Luca Zingaretti ca' e' davà a' faccià e o'corpò (ch' corpò, maronna m').

Me è piaciùt assaie o' sicond in cui ce steva a' storià  cu Enzo Russo (nòn  te  teng  maje  negatò ca' me piacciòn  e' cunti d'ammor.)

O' unic' difètt è o' parlesia, è statò nu' poc' tuost leggèr chisti duje cunti.

(Chi di dialetto ferisce di dialetto perisce. La traduzione a fondo Messaggio)

Non vedo l'ora di leggerle i tuoi prossimi lavori.

Baci Max

PS. Lo sai sei un po' diabolico, con l'"Arena" hai beccato un'altra mia fantasia, ormai me ne resta solo una o due su cui non hai ancora scritto!

 

"Omaggio a Camilleri"

Pure tu non hai resistito alla tentazione di scrivere un racconto dedicato a Salvo Montalbano. Chi non ha fantasticato su Salvo, e Luca Zingaretti che gli dava il volto e il corpo ( e che corpo,....).  Mi è piaciuto molto il secondo in cui c'era la storia con Enzo Russo (non ti ho mai negato che mi piacciono le storie d'amore). L'unico difetto è stata il dialetto, è stata un po' difficile leggere questi due racconti.

 

 

 

 

Roberto

Lo so che sembrerò monotono, ma mi andava di farti nuovamente i complimenti per il tuo nuovo racconto. Ho apprezzato moltissimo anche questa tua nuova produzione. come ti dicevo l'altra volta, molto bella sia come racconto, che come ambientazione. Un racconto che merita davvero di essere letto.
Lo so che appare banale, ma... continua così...

 

 

 

 

 

 

Riccardo3

I due in stile camilleri li ho trovati spassosissimi. Camilleri lo avevo
sbocconcellato qua e là, ma il suo stile molto particolare non mi aveva mai
catturato del tutto. Devo dire che i  tuoi racconti hanno reso quello stile "in
lingua" di un sapore del tutto gradito! …  Non ho
letto il cantiere e quindi non so se è perché sei siciliano o è solo un
esercizio di stile, ma devo dire con un paragone improprio che come scrittore
sei anche un bravissimo attore!!! I racconti sono assolutamente genuini e
freschi!

Che dire del racconto del liceale e del suo prof. Sono rimasto senza fiato
nel riconoscere quelle emozioni, paure e sensazioni tipiche adolescenziali,
così efficacemente descritte! … Nemmeno i migliori registi francesi, maestri del genere, sono riusciti a dare immagini così nette! Parlo di quel mix di paura, pulsazioni in
gola, strette allo stomaco che diveniva però un tutt'uno con sfrontatezza,
azzardo, ... di certo tu sapresti trovare parole giuste.

Bene, …, beccati un bacio di vero
ringraziamento!

 

 

 

 

Fausto

Ti faccio i miei complimenti per l'ultimo racconto su "Orsiitaliani" (Il rinnegato e lo schiavo); veramente bello, con colpi di scena e relativi cambi di scena emozionali caratteristici dei tuoi racconti. L'inizio del racconto mi sembrava un po' strutturato come la storia del garibaldino innamorato del bandito, ma il lieto fine non guasta mai.

Un racconto comunque molto sessuoso ma non certo volgare.

Complimenti ancora.

 

 

 

 

Loran

Ciao Ferdinando, Ho appena finito di leggere i due racconti di
Montalbano, grazie per saper creare e condividere tanta bellezza.

 

 

 

 

Ric

 Ho finito di leggere, o meglio ho riletto per intero il tuo racconto
"mitologico", così come l'hai completato. Confesso che da una prima parziale
lettura, per le parti man mano pubblicate, ne avevo ricevuto una sensazione
strana. Scritto diverso da come avevi scritto altri tuoi racconti! Non riuscivo
a convincermene del modo di scrivere adottato!
Solo con un approccio "meno critico"  ho scoperto il segreto del racconto e,
con mia sorpresa, pure il piacere del leggerlo.
Il segreto mi stava sotto gli occhi, seppur non vi avevo prestato attenzione!
di fatto è un racconto mitologico e come tale non poteva che essere scritto in
forma poetica o perlomeno evocativa.  Gli Dei, i Miti e i semidei (che non son
certo i super eroi di oggi!) non reggerebbero all'odierno modo di narrare. Ti
immagini un pelide achille raccontato da un Thom Jones…???!!! Come minimo lo avrebbe trasfigurato ai giorni d'oggi, ma allora addio poesia!!!!
Il piacere di leggerlo, invece, mi è derivato dal fatto che non leggevo da
anni, praticamente dalle medie o dai primi anni del liceo, un racconto in forma
prosaica, dove la consapevolezza dell'irrealtà ti permetteva un infinita
libertà di emozioni del tutto fantastiche e liberatorie. Oggi forse lo fanno i
fumetti ? di certo la poesia, anche se con temi e soggetti meno divertenti ed
avventurosi.
Ancora una volta bravo!!!!!

 

 

 

 

Ric

Visto che ci tieni, scrivo.
Tranquillo, non sono un critico letterario e quindi i miei commenti sono probabilmente banali e mal esposti. Come diceva un tizio "j'ai mal vécu et mal appris à parler clair".
Ho letto molto nella vita, forse perché non bello ho sempre trovato nella lettura un piacere che nella vita, seppur non banale, non ho mai trovato.
Non sono mai stato selettivo, della serie non seguivo le rubriche sul libro del momento, ma piuttosto mi son trovato spesso in libreria ad aprire a caso un libro e leggerne sole poche righe, già quelle mi bastavano per scegliere cosa portarmi a casa. Ventre e testa assieme decidevano per me, scegliendo poesie, racconti epici, romanzi di ogni tipo. Erotici però pochi, perché se pure il ventre rispondeva, la testa li rifiutava per la povertà, banalità, noia, del raccontato e dello scritto.
Uguale è ora anche con internet. Ti ho di fatto trovato proprio grazie ad uno dei tanti (italiani pochi) siti di racconti erotici.
Sappi che sia la testa che il ventre sono felici di averti letto e vorrebbero farlo ancora.
Nei racconti sei eccezionale, molto bello "Salvo ed Ezio" (la boxe c'entra poco: hai letto Thom Jones?), ho pianto come un capretto, ma mi son piaciuti anche gli altri. Please, pubblica ancora.
Per ora, non mi resta che dirti grazie!
ciao

 

 

 

Loran

Ciao Ferdinando, ho appena finito di leggere "la palestra di
boxe" è un racconto veramente bello ed avvincente, complimenti!

 

 

 

 

Emanuele

Complimenti!!  Grazie per i tuoi racconti.... letti  di getto...divorandoli quasi... sono due giorno ke nn dormo  e leggo..... ho gradito moltissimo, mi  riprometto di leggere il romanzo... ma credo che ora  io debba dormire...sono rimasto affascinato.... bellissimo...la lettura  mi  ha  preso  e  portato in un altro mondo.. nn ero qui su questa  terra...Sono un Orso... e  nei  tuoi racconti ce ne son molti... mi ci rispecchio...
Continuerò a leggerli.... per un Orso cinquantenne sono quel che ci  vuole  aiutano a passare  serenamente un po’ di  tempo..e a  fantasticare.
Si percepisce che non sono racconti erotici e di questo ne son contento..,.

 

 

 

Dario

Sono stato molto contento di scoprire il tuo sito e di poter leggere storie che mi mancavano. Mi è piaciuto molto "Cerro del Diablo": non riuscivo a smettere di leggere.
I tuoi racconti non sono i soliti raccontini vuoti da sparaseghe che si trovan qua e là. Riescono a catturare, a immergere in certe atmosfere, a intrigare.
Sono carichi di passione. Sono pieni.
E' questa la differenza tra un bel racconto e un brodo di parole.

 

 

 

Alberto

In questa settimana ho letto i tuoi racconti, tutti belli, mi piace il tuo modo così completo di descrivere i personaggi dei tuoi racconti, i loro sentimenti, i dubbi, il coraggio, l'amore e l'erotismo. Alcuni devo dire che mi hanno colpito per l'intensità delle emozioni, altri mi hanno tenuto con gli occhi incollati al video fino al termine della storia, qualcuno mi ha anche divertito ("il sergente" è uno spasso), ma quello che mi è piaciuto di più è forse "domande pericolose", per la duplice prospettiva da cui viene raccontata la situazione, vista alternativamente dagli occhi dell'uno o dell'altro protagonista. 

Quindi ti ringrazio per avermi fornito l'occasione di leggerli e rinnovo il mio apprezzamento.

 

 

 

Emanuele

Grazie Ferdinando del tuo ultimo romanzo (La missione) letto tutto di fila senza interruzioni!! Visto che proprio insisti (come dice Jeff) ti mando qualche commento. Innanzitutto il positivo (che è molto): la tua vena "tenera" mi fa sempre sciogliere. Leggendo mi dico sempre che per quanto tu dica di avere anche i tuoi lati "neri", e poi rossi e blu ecc. ecc... hai una sensibilità veramente commovente, un esempio tra tutti le lettere d'amore in "Lo spazzolino lo fornisce la Qantas" (non mi spiacerebbe di ricevere delle lettere così!!). Riesci quasi a far(mi) innamorare "virtualmente" di te. La storia poi avvince, con colpi di scena interessanti (La figura di Ramon e soprattutto, chiaramente, il finale... sorprende anche che tu non abbia lasciato andare la tua vena "nera"!). E mi sembra anche meno "rapsodico" e molto meglio costruito di altri tuoi romanzi (Tipo "la promessa", che più che un romanzo sembra lo script di una commedia televisiva ad episodi) Un po', soprattutto all'inizio comunque la struttura episodica rimane. Ad es: la prima scopata di Jeff è relativamente gratuita: è vero che comunque (me) lo fa venire duro e che serve a presentare il carattere "rude" e poco propenso ad affezionarsi del protagonista, ma lo fa in modo un po' didascalico e staccato dal resto del romanzo. Anche per l'episodio di Ramon, pur essendo "sugoso e intrigante" è un po' "artificiale". La storia con Leo invece è più strutturata e mostra uno sviluppo dei personaggi veramente apprezzabile. C'è anche (perlomeno a mio avviso) qualche "vezzo" di scrittura che non giova. Tipo le anticipazioni. Tipo: "Uscirne vivo, quasi impossibile. Jeff non si sbaglia." oppure "Eppure, nonostante la prudenza, anche Jeff sarà scoperto come Thornton. Ma nessuno dei tre lo sospetta". La prima parte ne è infarcita, ma tornano anche in altre parti (e anche in altri romanzi). Capisco che cerchi di "ingannare" il tuo lettore, ma il modo è troppo esplicito e insospettisce alquanto. E poi ti poni come "scrittore onnisciente" che guarda i suoi personaggi dall'alto, come se non avessi fiducia nelle tue capacità di scrivere per avvincere il lettore, articolare la trama e lasciare che il racconto si commenti da sé. Vabbè, le cose sarebbero tante, ma per ora penso bastino. Queste righe sono in ogni caso un apprezzamento e un incoraggiamento ad andare avanti e spero che ti interessino. Grazie mille e... facce sognà! Un abbraccio Ema

 

Loran

Grazie per le Meravigliose emozioni che il leggere "In Missione" mi ha dato, mi è piaciuto veramente molto e i personaggi di Jeff e Leo sono quello che mi piacerebbe incontrare come compagni di vita sia nel carattere che nell'aspetto fisico.

 

 

 

Max Thomas
Vento del Nord è proprio una bella storia di cappa e spada, con intrighi duelli e donzelle da salvare, con un pizzico di romanticismo tra i due protagonisti che non guasta mai.

Sotto occupazione, bella la storia tra André e Eric, mi è piaciuta molto l'evolvere dell'amicizia in amore, al quale come dice Eric si è arreso.

Dotazione naturale: come ogni malpensante ho sempre maliziato sulla reazione tra Sherlock Holmes e il dottor Watson, ma tu hai saputo descriverla in modo superbo e nuovo. Chi l'avrebbe mai detto che Sherlock fosse un tale porco.

Duello nel fienile, ma è nato prima questo racconto o prima L'ultima cavalcata?

I demoni di Velìkie Soròčintsy, molto caldo come racconto (cioè molto rosso per usare i tuoi colori), però per quanto riguarda il lato horror devo dire che io sono abituato al genere splatter e pulp, invece il tuo racconto mi ricordava le novelle Horror dell'Ottocento.

Attento al gorilla! Bel thriller con lieto fine, quelli che preferisco. Io, però, il protagonista lo avrei fatto rimanere al college tra le braccia del suo gorilla.

La bestia mi ha mandato in brodo di giuggiole, tanto rosso e rosa proprio come piace a me. Lo sai che la scena della lotta del film da te citato è stata una delle prime scene omoerotiche che ho mai visto in TV?

Due mummie per un ispettore è stato piacevole da leggere, un bel giallo e un intrigo interessante. Anche se non ci guastava qualcuno che ci provava con buon Michele [be' un aspirante suicida conoscendo il commissario (^_^)] e che mandava un po' in tilt Ferraris.

 

 

 

 

 

Loran
Ciao Ferdinando ho appena finito di leggere "Due mummie per un ispettore" e mi è piaciuto molto, complimenti scrivi sempre molto bene.

 

 

 

Nebulo
…ed ecco un bel racconto a cavallo tra il gotico e il
romantico...
bravo Ferdi...
eccitante quanto basta e appassionatamente coinvolgente...
m'hai donato (come sempre del resto) un bellissimo interludio nelle
grigie e difficili giornate

 

 

 

Francesco
Come ti avevo promesso,  ecco le mie considerazioni su “I quattro re”. Innanzitutto la gradazione erotica rispetto all’ispettore Ferraris è molto più elevata: qui i rapporti sessuali non sono solo accennati, ma particolareggiatamente descritti. Rimanere impassibili durante la lettura è praticamente impossibile, per cui ho costretto il mio compagno ad un tour de force straordinario in questi giorni… Effetti collaterali a parte, il libro può tradursi nella scoperta del sesso gay in tutte le sue forme. François non è altri che il lettore, che tu conduci per mano prima nel realizzare di essere interessato più agli uomini che alle donne, poi nello spiare due uomini in atteggiamento intimo (è la parte più arrapante, l’intuizione di  COSA i due stiano facendo…) infine nell’escalation di esperienze, dal sesso con la persona amata fino all’orgia. La cosa che mi ha colpito maggiormente è come tu riesca a “giudicare” il lettore facendolo sentire un po’ bigotto. E’ probabile (almeno a me è successo) provare un po’ di repulsione ad esempio nei confronti del pissing; oppure nello spingere il proprio amato a fare l’amore con un altro, proprio di fronte a noi! Eppure, quando Daniel spiega a François (cioè al lettore) che non c’è alcun  male nel soddisfarsi reciprocamente, quando c’è consenso e solo voglia di appagarsi, ci si rende conto di quanto siamo cresciuti a pane e pregiudizi. In pratica il tuo è un inno alla tolleranza: non giudichiamo i variegati mondi del sesso: lasciamo solo che a sceglierli siano coloro che li apprezzano, senza per questo dare loro una connotazione morale ( è illuminante il discorso di Daniel a proposito dell’evasione: era stato lui ad ingannare la guardia tramite il pissing, e solo questo era esecrabile).

Allora? Dovremmo darci tutti alle orge, visto che in realtà amiamo tutti il sesso sfrenato? Giustamente dai una risposta anche a questo: le esperienze sessuali sono un percorso formativo, ma la meta finale è comunque il rapporto stabile con un altro individuo, unico vero appagamento e reale soddisfazione dell’animo umano. Ecco allora la bella chiusura con il comandante Hulot che si ritira fino alla vecchiaia con il suo attendente Bel-Piede (noto un retrogusto di feticismo in questo nome) e soprattutto la fuga di Daniel con François, dei quali vengono poi perse le tracce affinché la loro storia divenga leggenda. Come del resto sei leggendario tu…. Chissà qual è il tuo vero nome….  In ogni caso (e come poteva essere altrimenti) sei sempre da applaudire. Originalissimo il finale con una connotazione gay attribuita niente di meno che al motto portante del film L’Attimo fuggente : “ Capitano mio capitano”… Sei un simbolo  per il movimento gay. Dovremmo esporti come un vessillo, come la bandiera arcobaleno….

 

 

 

 

Efil
Ciao Ferdinando, ho avuto il piacere di leggere tutti i tuoi lavori, e dopo aver divorato per la seconda volta "I quattro Re", eccomi finalmente qui a lasciarti un mio contributo. Per prima cosa grazie, in alcuni scritti, "I quattro re", appunto, ma anche "L'apprendista di mastro Luca" e "I demoni di Velikie Sorocintsy" ritrovo la mia
persona, il mio modo di vedere un sentimento e l'erotismo ad esso legato. E' difficile, nel panorama attuale, trovare uno scrittore capace di fornire certe emozioni legate all'immedesimazione, una volta tanto totale e senza compromessi, con un personaggio letterario; al termine della lettura ho spesso un sapore agrodolce in bocca: felice sì per ciò che ho potuto apprezzare, un po’ malinconico perché per il prossimo lavoro dovrò aspettare almeno una settimana! Termino questo intervento esprimendo un desiderio, due a dire il vero, vedere presto il proseguimento del tuo primo libro (se non sbaglio hai lasciato la porta aperta, accennando al fatto che sull'avventura "africana" di
Dessart e Girod non sono state ancora raccolte notizie) e magari un lavoro sul tenente Frederick Eslin, espulso dall'esercito americano nel 1778 per, nemmeno a dirlo, sodomia: sono passati due secoli e mezzo, ma come vedi le cose non sono cambiate!
Con stima,
Efil

 

 

 

 

Nebulo
Ho appena letto "il gorilla"...
una vera sorpresa: tanta tenerezza; una sorpresa piacevole per un
racconto anomalo.
Grazie!

 

 

 

 

Ministerio de Cultura colombiano
Engreggio autore,
la presente è per addiffidarla dell'avere messo dietro a cezpuglio un funzionnario de nostro Ministerio de Cultura colombiano che è Mantovani, illustre acconoscittore di fatti antichi e che sa molte cose e che nel suo romanzo è dietro cezpuglio.
Lei, nello scrivere, ha fatto fare una brutta figgura al Mantovani che è molto egreggio in patria di noi. E che anche ha origgini italianne. E che lei ha voluto far fare una brutta fine per lui.
Lei ha leduto l'immaggine del nostro funzionnario inlustre per pubblicazzioni e per meriti che lei ha usato come dellinquente droggato.
Ma dico io, come si è appermesso? A livello di Ministerio de Cultura colombiano noi intendiamo aqquerelargliela.

Chieda scusa pubblicamente per ristabilire la immaggine pattinata del nostro funzionnario Mantovani e veda di farlo subbito. Altrimmenti dovremmo fare una mozzione internazzionale.

Veda lei.

Ministerio de Cultura colombiano

 

 

 
Bumbum08

Ho avuto modo di leggere in giro per il web i tuoi racconti e quasi per caso sono capitato nel tuo sito. In realtà non sapevo ne avessi uno ma... dovevo pur immaginarlo vista la qualità assolutamente superiore dei tuoi racconti. La lettura dei tuoi racconti è davvero una bella esperienza in quanto sono presenti ed ben amalgamati sia gli elementi erotici che un discreto approfondimento psicologico sul personaggio. Insomma, non il solito raccontino da pugnetta! Ma, questo credo tu già lo sappia! In ogni caso i miei complimenti per la tua scrittura fluida, la fluidità della trama e il tratteggio dei protagonisti.

 

 

 
NeroUragano

Le note che accompagnano i tuoi inserimenti settimanali sono sempre più pungenti, capisco benissimo il tuo disappunto ed il fatto che tu sia un po’ incazzato.
soprattutto ti capisco, perché, come ho già avuto modo di dirti,i tuoi racconti hanno cento, mille marce in più rispetto ai soliti racconti che puoi trovare in internet: nei tuoi scritti può esserci del sesso, ma sempre all'interno di storie intriganti, scritte in buon italiano con personaggi che alcune volte fai fatica ad abbandonare... quindi mi piacerebbe dire agli altri tuoi lettori di decidersi a farsi vivi con te, perché sarebbe un peccato perderti...perdere un bravo scrittore come te.

 

 

 

 

Max Thomas

9 novembre 2008

    Ti scrivo per ringraziarti per i tuoi nuovi racconti.

Ma andiamo con ordine, meglio iniziare con Attraverso il fuoco. Il mio ultimo pensiero quando l'ho letto l'ultima parola è stato "No, è finito!" , mi sono appassionato tantissimo leggendolo.

Ho vissuto con i vari personaggio la loro storia e quella della rivolta di Haiti, grazie per questo.

La prima sorpresa, leggendolo, è stata trovare tra i personaggi Jorge Llera, è una cosa che mi ha molto intrigato e sono stato contento, che nonostante l'inizio, sia diventato uno dei personaggi primari.

Un'altra cosa che mi che piaciuta è che non hai svelato subito la storia d'amore tra Luis e Jorge, ma ce l'hai fatta scoprire piano piano come accadeva ai protagonisti.

In conclusione è stato piacevole leggerlo, anche se mi sarebbe piaciuto sapere di più di cosa ne è stato poi dei sei protagonisti.

Per quanto riguarda i racconti che hai pubblicato dopo attraverso il fuoco mi sono piaciuti tutti, anche se alcuni di più di altri.

L'eretico, Il rinnegato e lo schiavo, Uomini e lupi, Vecchi tempi sono stati molto piacevoli da leggere e le avventure che hanno vissuto i protagonisti molto belle.

Il rinnegato e lo schiavo è molto bello soprattutto con la parte in rosso. (^_^)

Mi sbaglio o una parte di Vecchi tempi appare modificato anche in altre tue opere?

Partita di caccia l'ho trovato molto romantico e molto molto caldo, e ho invidiato un po' sia la preda che il cacciatore.

Il piacere di uccidere bellissimo racconto, hai in mente qualche nuova missione per Herman, forse una in cui Rod scopre il lavoro del suo nuovo amico e ne viene coinvolto?

Il diversivo, in poche parole, è magnifico.

Un porco da scannare è bel racconto che ho letto con piacere.

 

 

 

 

 

Loran

26 ottobre

Bellissimo il tuo ultimo racconto "Uomini e lupi" trasmette tutto il calore dell'amicizia e dell'amore tra due uomini.

 

 

 

 

Loran

5 ottobre

Ho appena finito di leggere "Attraverso il fuoco" e correndo il rischio di ripetermi

non riesco a trovare le parole per dirti quanto mi è piaciuto, la ricostruzione storica,

le relazioni tra i personaggi e le scene erotiche sono fuse in una maniera meravigliosa

che trasporta chi legge all'interno della storia e fa vivere i sentimenti e le vicende dei protagonisti.

 

 

 

 

Gianmarco

15 settembre

Ciao, ho utilizzato la password e volevo ringraziarti.
Avevo trovato dei tuoi racconti sparsi in giro ma averli tutti a disposizione è un'altra cosa.
Mi piacciono molto i rossi e neri con un pizzico di blu...
Poi sono rimasto affascinato dai romanzi. Ho letto quello della prigione che ho trovato molto bello.
mi è venuto in mente, non so se lo conosci, un disegnatore che forse potresti apprezzare: Gengoroh Tagame.
 La scena dell'orgasmo di Felipe sotto Barbanera sotto la tempesta era davvero spaziale :D



 

Matteo Levi

8 settembre 2008

Gentile scrittore,
ci risiamo!
Stavo cercando l’ultimo libro dell’Ispettore delle Antichità Egiziane, Zahi Hawass, quando mi sono imbattuto in: “Due mummie per un Ispettore”…
Vedendo la copertina con un sarcofago raffigurato sopra, ho pensato si trattasse del testo che intendevo acquistare... e invece no! Non è un saggio dell’insigne archeologo ma il romanzo giallo su quei due carabinieri dell’altra volta!
(Che, oltretutto, continuano pure a praticare!).
La esorto quindi a scegliere copertine meno subdole per i suoi manoscritti e a promuovere (una volta per tutte!) questo benedetto Ispettore al rango di Commissario così da evitare ogni futuro malinteso.
Certo che comprenderà, cordialmente la saluto.



 

Loran

17 luglio 2008

Come sai quello che scrivi mi piace moltissimo e se fossi in te cercherei di pubblicare anche "la promessa" e "Attraverso il fuoco" perché sono due romanzi molto belli e dove la tua forma di unire la ricostruzione storica e le vicende dei personaggi è particolarmente convincente.

 

 

 

Alex

2 luglio 2008

Caro Matteo Levi...e per fortuna che quei due “carabinieri” praticano!!! Ci pensi che palle se ci fossero in una stessa storia due bei maschioni in divisa, tutti e due froci...e non praticassero!!! Uff...che
palle e che delusione sarebbe... Ma speriamo che Ferdinando faccia praticare tutta la caserma in perfetto stile Tom of Finland!!!

 

 

 

Sebastiano da Torino

16 febbraio 2008

Ho letto il suo romanzo Ispettore Ferraris. Punto e a capo trovandolo molto divertente.  Un ispettore burbero e gay innamorato del suo aiutante è un'ottima trovata e poi un pizzico di   noir,  battute salaci,  situazioni divertenti,  una storia d'amore e Torino sullo sfondo.  Non mi resta che ringraziarla per averlo scritto.  Il suo personaggio tornerà in libreria con una nuova storia?  Lo spero davvero.

 

 

Monica

 

QUESTO E’

L’UNICO GAY

CHE NON LEGGE

I RACCONTI E I ROMANZI

DI

FERDINANDO NERI

 

 

 

 

Max Thomas

1 dicembre 2007

Ciao Ferdinando,

scusa se a scriverti sono di nuovo io, ma ho finito da poco di leggere  "ISPETTORE FERRARIS. PUNTO E A CAPO", e per il culo di Satana se mi è  piaciuto!

Il romanzo mi ha catturato con il caso poliziesco di Enea Bruzio, mi  ha divertito con le opinioni, dette e pensate, dell'Ispettore, mi ha  fatto sognare… be' altro non dico o potrei svelare parte della trama del  libro. Se in futuro vorrai narrare altri casi e avventure di Ferraris e  co. qui hai un fan che le leggerà con piacere.

Ps. Ma qual è il nome di Ferraris?

Le avventure e disavventure di Felipe mi mancheranno, soprattutto quelle che ha avuto da quando ha conosciuto Michel, non solo quelle erotiche.

Devo ammettere, inoltre, che nel capitolo 24 mi hai quasi fatto rimanere male quando nel paragrafo "UN INCONTRO A LUNGO ATTESO" hai tirato quella sola a Felipe (anche se un po' se la meritava per come ha trattato Michel), ma menomale che non ci hai fatto aspettare un'altra settimana perché si risolvesse il mistero del comportamento di Michel.

Alla prossima

Max

Ps Spero che continuerai a pubblicare i tuoi romanzi e i tuoi racconti,  sai li aspetto sempre con piacere.

 

 

188446Matteo Levi

27 novembre

 Caro scrittore,

ho comprato il tuo libro giallo per sbaglio. Io non volevo quello, io volevo un giallo, non un libro con la copertina gialla.

Volevo acquistare il triller che vedi in allegato e non so come mai mi è arrivato il tuo. Deve essere stato per colpa della copertina che assomiglia in modo impressionante.

All'inizio sono rimasto contento - perché costava di meno - e già che ci avevo speso ho deciso comunque di leggerlo.

Una porcheria del genere non mi era mai capitata. La trama non esiste, non c'è un minimo di suspance, l'assassino non c'entra un accidente, ho perso il filo a pag.trenta. Vorrei sbagliarmi premettendo che ho saltato qualche pezzo ma mi sembra che quei due carabinieri siano... insomma, ci siamo capiti...!

Ma adesso veniamo a noi: siccome mi sono dovuto leggere tutta quella schifezza che hai scritto, siccome non mi posso incazzare con la libreria perché è di mio cognato, siccome non lo posso nemmeno reciclare per Natale perché quei carabinieri sono... (e, oltretutto, praticano!), allora rimane un'ovvia conclusione: ORA TU MI RENDI I SOLDI!!!

Nb. c/c 688913 intestato LEVI MATTEO - UNICREDEM Ag. 34 - Roma ABI 03010 CAB 13400 CIN B

NB: (metti la valuta del 28 Ottobre, non voglio perdere i giorni di valuta per colpa del tuo libraccio!)

 

 

 

 

Nerouragano

Sabato 20 novembre 2007

 

Sono nerouragano e ti prego di non mettere in atto il tuo proposito,anzi incomincia,il più presto possibile,a rivedere il tuo vecchio romanzo -"sono in crisi di astinenza":"la promessa"è arrivato alla fine,ho già letto "cerro del diablo" ed il nuovo romanzo "ispettore ferraris..."ancora non mi è arrivato. come avrai capito sono un tuo accanito lettore e fin dal primo racconto letto(il tricheco ed il delfino) ho sentito che avevo finalmente incontrato l'autore che da tanto stavo cercando, cioè uno scrittore che in egual misura mi desse emozioni erotiche ed emozioni legate alla trama,ai personaggi - i tuoi sono certamente dei racconti/ romanzi supererotici,ma c'è una  storia alla base ed una tua capacità di trasmettere emozioni... e poi ci sono tutti quegli uomini villosi...      dopo il primo racconto sono seguiti quelli che ho trovato in rete,poi nel tuo sito ed infine nell'e-book "rosa, rosso&neri" - tutti sicuramente all'altezza del primo letto. sono poi passato ai romanzi: il primo è stato "cerro del diablo",bello,ma non è precisamente il genere che preferisco -ci sono comunque dei passi indimenticabili-quali il capitolo 12- sia per erotismo,sia per capacità narrativa - poi ho acquistato "i quattro re" e l'ho letto tutto d'un fiato e sicuramente lo rileggerò perché dessart, girod ed indirettamente tu mi avete trasmesso delle emozioni molto forti e contemporaneamente mi avete fatto nascere un pò di invidia per questa coppia così fortunata nell' essersi incontrata  -  mi piacerebbe ritrovarli in un altro romanzo od in un racconto,non ci hai mai pensato? - contemporaneamente ho cominciato a seguire "la promessa": felipe non mi ha preso come dessart e girod e le mie simpatie vanno sicuramente a testapelata, più forte, sicuro del suo amore e delle sue scelte - devo essere sincero,per gustare completamente un romanzo devo avere il libro per poterlo toccare,sfogliare e forse per questo motivo non ho gustato a fondo "la promessa" - così lo stamperò e lo rileggerò ed allora credo che potrò dirti qualcosa di più - a questo punto non mi rimane che ribadire il mio dispiacere nel caso tu non continuassi a "pubblicare" in internet, ma spero che tu possa cambiare idea...eventualmente continuerò a seguirti acquistando i tuoi eventuali libri -

ciao

nerouragano

 

 

 

Monica

Sabato 25 Febbraio 2006

Sabato 25 Febbraio alle 14,30 circa ho iniziato a leggere “I Quattro Re” e ho terminato alle ore 01,00 del mattino.

L’ho letto tutto in una sola volta, non ho fatto pausa nemmeno per la cena: l’ho trovato bellissimo.

Adoro l’ambientazione storica e le ottime descrizioni, sembrava davvero di essere in Francia nell’anno 1800.

Il testo scorre bene e la vicenda mi ha appassionata, inoltre mi piacciono gli Uomini d’Arme: davvero non potevo chiedere di meglio.

La storia è interessante e piccante al punto giusto anche se in alcune pagine ho fatto fatica a seguire i vari “attorcigliamenti” e questo, secondo me, ha negato qualcosa alla fantasia del lettore in quanto, essendo troppo esplicita l’ammucchiata, non rimaneva più niente da immaginare – ma forse il tuo intento era proprio quello ;-)

Comunque, ciò non ha deturpato minimamente il romanzo che rimane pur sempre ottimo nella sua integrità.

Devo ammettere invece che l’intimità tra Dessart e Girod, descritta anch’essa in maniera assai esplicita, non ha tolto niente al racconto ma al contrario ha contribuito notevolmente ad arricchirlo e a renderlo prezioso. La loro storia d’amore è davvero coinvolgente e ne ho apprezzato oltremodo il lato romantico, mi sono commossa quando Dessart cercava di salvare Girod dall’incendio del castello e diceva: “Sei tutto ciò a cui tengo al mondo. Non farmi questo.”

Ho pianto pensando che darei la vita per avere quel genere d’amore che François riceveva da Dessart e sono stata in apprensione quando sembrava che il capitano fosse morto (se quello fosse stato il vero epilogo, giuro, adesso non starei a scriverti questa lettera di elogi!).

Ci sono molti punti davvero belli e toccanti, qualche frase raggiunge quasi l’elevazione della sublime poesia, come ad esempio: “Era una preghiera, forse, ad un dio onnipotente. Preghiera di ringraziamento e supplica perché quella benevolenza non avesse mai fine”.

E, guardando tutto in un’ottica complessiva, devo dire che sono davvero favolosi questi soldatini repubblicani che stanno tutto il tempo a farlo, in qualunque luogo, in qualunque situazione. E’ struggente il sentimento che lega Daniel Dessart a François Girod, mai ho trovato una narrazione così adeguata di tanta complicità, passione, tenerezza, profondità.

Tutto è talmente perfetto che viene da pensare che ciò possa esistere soltanto nei paesaggi di carta e inchiostro di un libro, ma si dice che uno scrittore metta sempre un po’ di sé creando le proprie opere, mi auguro quindi che questa storia non sia stata soltanto il frutto di un impegno letterario ma che tu possa aver avuto l’immensa fortuna di poter vivere anche nella realtà qualcosa di simile a quanto descritto in questo tuo bellissimo romanzo.

Con tutto il cuore ti auguro di poter pubblicare ancora molte di queste pagine così tanto significative (almeno altre diecimila!)

Con stima

Monica

 

 

Monica

Venerdì 10 Marzo 2006

Verso la metà di Febbraio il mio amico Simone mi dice che su internet c’è la recensione di un vecchio libro di ambientazione ottocentesca che parla dell’eroica vicenda di un soldato da cui hanno tratto anche un film. Siccome sa che amo leggere e mi piacciono gli Uomini d’Arme, mi consiglia di cercare il romanzo. Il titolo è: “Le Quattro Piume”.

Io ascolto distrattamente. Mica compro i libri solo perché sono ambientati nel 1800 e parlano di soldati! Eppoi ho altri acquisti da fare, mi servono alcuni saggi per le mie ricerche di egittologia.

E’ tarda sera quando mi metto davanti al computer per cercare i testi e mi torna in mente anche il libro suggerito da Simone, ma non il titolo: quello me lo sono già scordato.

Forse era “Le Quattro Penne” (penso a quelle d’oca per scrivere), o “Le Quattro Carte” (penso alla corrispondenza)… Le Quattro… I Quattro…

Niente. Il titolo proprio non mi viene.

Non posso andare a dormire con un dubbio in testa, è una questione d’onore tra me e il mio cervello a groviera che non si ricorda le cose! Vado su Book On Line e dopo aver messo nel carrello quanto mi occorre sull’Egitto, inserisco la parola “Quattro” (l’unica che mi ricordo) e da lì viene giù di tutto.

Si va da “I Quattro Trucchi & Impiastri” ad “Amore a Quattro Zampe” – Forse non è il caso… – mi dico e riprovo limitando la ricerca ai soli romanzi italiani.

Purtroppo anche qui c’è di che scartabellare ma chi la dura la vince e dopo quasi due ore (sono già passate le due!) arrivo a “Il Re dormiva Quattro volte al giorno”, “I Quattro Re”, “Quattro Storie di Re”.

Ma certo! …E’ il Re l’altra parola chiave: una carta! – esulto. (Ci avevo pensato subito anche se mi era venuta in mente la carta da lettere.) – E dove c’è un sovrano c’è anche un esercito e quindi, dei soldati – penso. (Il ragionamento è perfetto!).

Così, vado immediatamente a leggere la recensione dei libri scartandone subito due che non corrispondono, ma quando arrivo a “I Quattro Re” non trovo scritto niente. Strano.

Allora cerco su Google e appare: “I Quattro Re” e l’asso dell’erotismo, le rocambolesche vicende del libro si snodano all’alba del 1800.

E invece di EROTISMO, con gli occhi abbottonati dal sonno, leggo EROISMO… (me tapina!).

E’ fatta, è questo: un bel romanzo di eroico valore militare! – esclamo soddisfatta.

Alle tre e mezza del mattino neanche mi passa per la testa che forse sarebbe meglio aprire la pagina per vedere BENE di che cosa si tratta o aspettare Simone prima di comprare.

Ora immagina quando, Sabato 25, arriva un racconto di certi soldati che non sanno tenersi addosso i pantaloni per più di cinque minuti di seguito ed io che leggo tra le fessure delle dita con la mano sugli occhi per l’imbarazzo.

Eppure è una bella storia e mi commuovono i due protagonisti quando si innamorano. Il libro nel suo genere è un piccolo capolavoro.

Vorrei sbagliare così tutti i giorni, davvero.

Monica

 

 

Max Thomas

lunedì 18 giugno 2007

Le tue prime opere che ho letto furono: " L'ispettore paga il conto ", "Un picciotto beneducato " e "Un adulterio (o più d'uno) ". Mi colpirono inizialmente per il tipo di uomo che descrivevi, grosso peloso e a volte anche con un po' di pancetta, insomma il mio tipo.

Ad una seconda lettura mi piacquero anche per come erano scritte e per la trama. Infatti era la prima volta che leggevo dei racconti erotici che non solo descrivevano delle scene di sesso tra i protagonisti, ma in cui c'erano una vera e propria trama, sopratutto in " Un adulterio (o più d'uno) ". Tra queste storie quella che mi piacque di meno fu "Un picciotto beneducato " ma solo perché sono uno a cui piacciono gli Happy End.

Le successive opere che ho letto furono: " Un porcorso fuori percorso ", "Una giornata di merda " e "Missione ad Abu Hadar ". Dopo aver letto queste tue storie scoppiò l'amore per i tuoi racconti.

Raccolsi e conservai tutti questi racconti ed iniziai la caccia su internet per trovare altri tuoi racconti, e fui fortunato perché trovai anche " L'ultimo giorno di Big Rob " e "Il Tricheco ed il Delfino " (questo è uno dei miei racconti preferiti).

Come puoi immaginare il passo successivo fu comprare " I Quattro Re " (questo dopo aver riletto tutti i tuoi racconti due/tre volte). Quando finì la prima lettura (si l'ammetto l'ho riletto molto spesso) mi è dispiaciuto salutare François e Daniel, mi ero molto affezionato a questi due personaggi e alle loro avventure.

Un'altra cosa che adoro nelle tue opere è l'ironia che appare nei tuoi racconti, è magnifica.

Ora mi potresti criticare dicendomi perché non ti ho scritto prima per dirti tutte queste cose, ma un po' il lavoro, un po' le vacanze e infine un trasloco hanno motivato la mia pigrizia.

Poi questa primavera dopo che mi hanno ridato la connessione ad internet dopo tre mesi di attesa (come vorrei affidare quei bastardi alle amorevole, si fa per dire, cure del Capitano Contreras ) cercando su internet trovo la tua nuova racconta di racconti, " ROSA, ROSSO & NERI", ho trovato magnifici quasi tutti questi racconti c'era una bella dose di rosa proprio come piace a me, ma alcuni erano anche molto divertenti, c'è solo un piccolo dispiacere "Domande pericolose" finisce proprio sul più bello (non mi riferisco solo alla domanda del professore, ma sopratutto a come va a finire la storia tra il professore e il suo allievo).

L'ulteriore sorpresa che trovo su questa tua raccolta è l'indirizzo del tuo sito web, questa sì che è una notizia meravigliosa. Ora posso saper con maggior dettaglio tutto sulle tue opere. Inoltre mi sono piaciute molto le tue biografie, spero di leggere anche quella Rosa.

Sono anche andato sul sito di "Viste " e mi sono letto "Cerro del Diablo " devo dire che mi è piaciuto abbastanza anche se come ci avevi detto con il nero avevi esagerato. Come puoi immaginarti mi è piaciuto il finale con "happy end" soprattutto perché quello stronzo di Vega ha avuto quello che si meritava, ma anche il secondo finale non era malvagio.

Ho letto anche " Il grizzly", "La gabbia" (sono delle belle storie iniziano in modo molto triste però finiscono molto bene inoltre mi hanno fatto ridere le battute finali sia di Thomas in " Il grizzly" e l'ultimo pensiero di Bruce in " La gabbia"), "Il regalo di compleanno" (questo racconto è divertentissimo tutti i miei complimenti) e "La partenza" (spero tanto che ci sia un continuo).

Ora mi sto appassionando alla lettura di " La promessa ", attendo con ansia di sapere come evolveranno il destino di Felipe e che cosa gli riserverà il futuro (ovvero quello che tu gli hai riservato). Ti confesso che io l'avrei acquistato se veniva pubblicato.

 

 

Max Thomas

martedì, 9 ottobre 2007

Mi sto sempre più appassionando a "La Promessa" e alle avventure di Felipe, aspetto con ansia i nuovi capitoli. Non vedo l'ora di sapere cosa altro succederà nella storia (anche se mi dispiace un po' che tra poco finisce).

Ho letto la "Camicia Rossa" anche se mi è piaciuta la storia d'amore tra Nino e Carmine mi sarebbe piaciuto che la parte avventurosa fosse stata più lunga, ma ho il sospetto che in quel caso non sarebbe stato un racconto breve. ;-)

"Cavalleria rusticana" invece è bellissima, anche se non mi ricordo granché di "I Malavoglia" di Verga, che sono stato costretto a leggere all'epoca del liceo (non ce verso, le cose lette controvoglia non mi restano impresse), quindi nulla posso dire sulle citazioni in esso riportate.

"Una richiesta di trasferimento" in un'unica parola l'ADORO', penso che aggiungere altro sia superfluo.

Per quanto riguarda "Ispettore Ferraris. Punto e a capo. – Una falsa partenza" ci sono rimasto un po' male perché di questa storia non saprò mai come andrà a finire (anche se Enea Burzio era simpatico come un calcio nei cogliones). E spero che a parte i nomi dei personaggi il racconto non abbia niente in comune con il romanzo. (Sai che tristezza leggere un giallo di cui si sa già una parte del finale).

Non vedo l'ora di leggere "Uomini e lupi" , "Lo sposo di Iemanjá" e "Un caso facile facile", che prossimamente pubblicherai sul tuo sito, e naturalmente "Ispettore Ferraris. Punto e a capo."  (come lo troverò!)

Per quanto riguarda la tua ipotetica offerta di diventate un personaggio di un tuo racconto, non so se mi conviene. Sai non vorrei fare la fine di Stive in "Cose Mai Viste", o peggio la fine del Commissario Ettore Messina in "Un picciotto beneducato" , o di Robert O'Connor in " L'ultimo giorno di Big Rob", o di Ramón Hierro" in " L'esecuzione". Ma vedi tu tanto sul mio pseudonimo non ci sono diritti di copyright ;-D

 

 

 

 

 

 

Area aperta

Storie

Gallerie

Indice

 

 

 

 

 

 

 

 

Website analytics